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«Lascio la multiutility solida e in crescita In nove anni i clienti sono raddoppiati ha le carte per aggregare tutti i Comuni». Il suo successore verrà eletto dall'assemblea dei soci (57 Comuni) che si terrà giovedì. Ghizzi archivia la sua permanenza al vertice dal 2016 con risultati importanti, fondamentali per il futuro della società. I ricavi del 2024, ultimo dato disponibile, hanno superato del 95% quelli del 2016, con una crescita media annua dell'8,7%. Il margine operativo lordo (Ebitda) è aumentato, mediamente, del 7,8% all'anno e quello del 2024 ha superato dell'85% quello del 2016. In nove anni gli investimenti hanno superato i 360 milioni e gli utili distribuiti ai soci sono stati 91 milioni, con un organico salito del 15% in 9 anni. A fine 2015 Tea aveva, tra luce e gas, 67.639 clienti; a fine 2024 erano 129mila. Lei dopo nove anni lascia una Tea che dal punto di vista finanziario è solida e produce utili. Soddisfatto o c'è qualcosa che non è riuscito a fare? Tea è una società molto particolare. Mi ricordo quando l'ex presidente Giampaolo Tosoni, un amico, mi disse che si piange due volte: quando si inizia questa responsabilità e quando si finisce perché ci si innamora. Tea ha un'anima e un cuore che derivano da quello che fa tutti i giorni. In questi anni ho cercato di dare grande importanza al territorio perché per fare questo mestiere la società deve confrontarsi con tutti i soci e costruire un rapporto peculiare anche di reciproco scambio. Sono soddisfatto, al di là dei dati economici e finanziari, per aver costruito un dialogo continuo col territorio. Avrei voluto creare un'alleanza solida con altre multiutility, ci sono stati dei tentativi ma non per colpa di Tea l'alleanza non è andata a buon fine. Chi erano gli interlocutori? «Abbiamo cercato un'alleanza strategica su alcuni servizi con Aimag, con Agsm di Verona e Vicenza e Dolomiti Energia di Trento. Loro, però, hanno puntato su altro. Per esempio, noi puntiamo su acqua e rifiuti, Agsm non ha né l'una né gli altri, mentre Dolomiti energia punta tutto sulle reti elettriche che noi non abbiamo». «Ghizzi, il presidente che è riuscito a...». Come vorrebbe che fossero ricordati i suoi nove anni da presidente? Come quelli in cui si è riusciti a riportare Tea ad un'alleanza e a un rapporto reciproco importante con i nostri Comuni soci e con i nostri utenti. Abbiamo elevato la società a livello regionale e nazionale: facciamo parte di Utilitalia, l'associazione che raggruppa tutte le multiutilities italiane, e di Confservizi. E ricordo anche la grande trasformazione in società benefit sia di Tea che di Aqa; oggi abbiamo una struttura ad hoc che ogni giorno cura la relazione annuale integrata che ci ha fatto vincere l'oscar, a dicembre 2024, alla Borsa merci di Milano. Siamo main sponsor della Fondazione Symbola che anche nel 2026 terrà il suo seminario estivo in città. Tea si avvia a diventare, con le sue società operative, la società di riferimento dei mantovani per l'acqua e per i rifiuti. Cosa vorrà dire questo per i cittadini? Tea riuscirà ad aggregare tutti i 64 Comuni e ad essere la multiutility di tutti? Abbiamo tutte le caratteristiche per essere la società di tutti i Comuni. In ballo ci sono tanti progetti. C'è quello del gestore unico dell'acqua e c'è il piano provinciale rifiuti, oltre al progetto di creare una nuova società per le fonti rinnovabili. Vogliamo mettere a disposizione dei nostri clienti nuovi servizi. Lo sviluppo delle rinnovabili potrà essere aggregante per i nostri Comuni. In autunno organizzeremo incontri con i singoli Comuni per realizzare progetti di comunità energetiche e non solo. Ai cittadini era stato promesso dai politici, sul fronte dei rifiuti, un abbassamento delle bollette grazie alla raccolta differenziata spinta, e invece questo non è avvenuto. Cosa non ha funzionato? L'approvazione del porta a porta è avvenuta prima del mio mandato e con la precedente amministrazione comunale. Siamo stati tra i primi a sperimentare questo sistema in un Comune come Mantova, e senza punti di riferimento. Si sono aggiunti costi di gestione non idonei per avviare una riduzione della tariffa. Così, abbiamo pensato di attivare la riduzione delle tariffe con operazioni che dovranno caratterizzare il nuovo affidamento del servizio che partirà il i° gennaio 2027. Abbiamo proposto di bloccare le tariffe da qui ad allora e Mantova ha dedicato importanti risorse per aiutare le famiglie in difficoltà. Il nostro piano punta ad allargare il perimento dei Comuni: più siamo, più i costi possono essere spalmati. Per questo diamo la possibilità ai Comuni di scegliere tra due sistemi di raccolta rifiuti: cassonetti intelligenti con isole ecologiche come ha già scelto Mantova, oppure continuare con il porta a porta. Poi, puntiamo ad internaliz zare le attività di recupero, attraverso il polo integrato, per ridurre i costi. Se riuscissimo a recuperare carta, cartone, vetro e plastica senza mandarli fuori ridurremmo ancora i costi, il tutto a beneficio delle tariffe. A questo proposito, si farà nel Mantovano il famoso impianto per recuperare energia dai rifiuti previsto dall'accordo di partenariato pubblico? Il termovalorizzatore 2.0? Si chiama Ossicombustore. Ho girato l'Italia per vedere come procedono le sperimentazioni di questo impianto innovativo. Se ne sta sperimentando uno in Puglia, mentre un altro in Toscana presto partirà, e sarà il primo in Italia a funzionare. Il nostro piano provinciale prevede questo impianto; dobbiamo, però, capire se è vero che è un impianto a emissioni zero e se è vero poluogo? Che cosa servirà che la combustione dell'ossi- perché poi questo accada angeno migliorerà l'ambiente. che nel resto della provincia? Solo nel momento in cui Dal 1° gennaio 2027 Mantova avremo la certezza di questi adotterà un cambiamento risultati benefici per 1,ani_ sostanziale: abbandoniamo biente potremo affrontare il il porta a porta per le isole problema dell'impianto. Co_ ecologiche di prossimità, sia munque, sarà un'operazione in centro che in periferia. Fache dovrà essere condivisa ranno lo stesso Moglia e con gli enti e con il territorio. Pomponesco dove è in corso la sperimentazione. Il nuovo Cosa risponde a coloro che so- piano provinciale, in elaborastengono che gli utili di Tea do- zinne, prevederà il porta a vrebbero essere utilizzati per porta o le isole ecologiche. far pagare meno ai cittadini Sarà ogni consiglio comunaacqua, luce, gas, rifiuti e tele- le a decidere. Noi, nel fratriscaldamento? tempo, stiamo migliorando Abbiamo affrontato periodi il sistema innovativo nei due molto bui dal punto di vista Comuni. Con le isole daremo dei costi energetici. Nel la possibilità di ridurre i costi 2021, però, in piena crisi di raccolta e così si potranno energetica, abbiamo redìstri- ridurre le tariffe. Ci sarà un buito 1,5 milioni di euro per unico operatore sul camion ridurre la tariffa del teleri- dotato di braccio meccanico, scaldamento. Ricordo che le si ridurranno i giri di raccolta tariffe di acqua, gas e rifiuti e ci saranno telecamere consono approvate dall'autorità tro l'abbandono di rifiuti. Un nazionale e recepite dai Co_ sistema complesso per mimuni. Oltre a redistribuire al gliorare l'ambiente e ridurre territorio il 90% degli utili co- i costi del servizio. me contributi ai Comuni, e alle società sportive e come attività inclusive, negli ultimi anni abbiamo fatto investimenti per 360 milioni di euro a fronte di una crescita dell'indebitamento di 17 milioni. Vuol dire che per oltre 340 milioni ci siamo autofinanziati, non siamo andati a chiedere soldi ai soci ma abbiamo offerto servizi di eccellenza. È un beneficio indiretto per tutta la comunità Mantova, che controlla Tea al 72%, ha influenzato l'operato della società a scapito degli altri Comuni? Ho sempre proposto operazioni strategiche e ho sempre trovato disponibilità nel Comune capoluogo, anche quando questo comportava per Mantova dei sacrifici. Per esempio, la fusione per incorporazione di Siem o il gestore unico per l'acqua. Ci ha sempre seguito a tutela e a beneficio del territorio, capendo che la società rappresentava tutti. Quando e come cambierà il sistema di raccolta rifiuti nel caQuali dossier lascia in eredità al suo successore? «Il 30 luglio scorso è stata stipulata la dichiarazione di intenti con Sisam-Sicam per la creazione, entro il 31 dicembre, della società del gestore unico del servizio idrico; vi ho lavorato duramente per otto anni e lascio al mio successore il taglio del nastro per questa nuova società. Ci sarà da fare la società per le fonti rinnovabili dedicata ai Comuni, con la quale potranno investire nelle fonti energetiche rinnovabili. Inoltre lascio il restyling del gruppo Tea. A breve verrà costituita una società a cui verranno conferiti tutti gli impianti. Tea diventerà la holding. E adesso, lei cosa farà? Continuerò la mia attività professionale di commercialista. Rimango nel gruppo Tea come presidente della società partecipata Depura e continuerò come consigliere di amministrazione di Aqa. Sarò a disposizione della nuova governane per mettere a frutto i miei nove anni da presidente che mi hanno dato la possibilità di crescere dal punto di vista professionale e la società con me. Presidente uscente Massimiliano Ghizzi nominato nel 2016 L 'ossicombustore si farà solo se migliorerà l'ambiente e se saranno d'accordo enti e cittadini Al di là dei dati economici sono soddisfatto per aver costruito un dialogo continuo col territorio

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Lascio la multiutility solida e in crescita. In nove anni i clienti sono raddoppiati ha le carte per aggregare tutti i Comuni | Gazzetta Mantova

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