Un secolo esatto di storia: questo, prima ancora di qualsiasi altro dato, è ciò che rende Poggi Marmi un’eccellenza artigiana con un legame indissolubile con il suo territorio. Dal 1925, infatti, l’azienda genovese opera presso la stessa sede e a portarla avanti sono ancora gli eredi del fondatore. Specializzato nella lavorazione di pietre locali come l’ardesia della Val Fontanabuona o la Luserna – pietra tipica del Piemonte ma storicamente lavorata in Liguria, impiegata tra le altre cose per la copertura della Mole Antonelliana – il laboratorio Poggi è ad oggi l’unico a mantenere viva la tradizione di alcune lavorazioni tipiche della Val Polcevera e del genovese. Non a caso, alcuni cimiteri storici del territorio come quelli di Staglieno, di Cesino o di Biacca, si affidano a Poggi Marmi per eseguire lavorazioni su tombe e iscrizioni che, per mantenere lo stile di un tempo, possono essere effettuate solo a mano, con mazzetta e scalpellino. Stesso discorso per le chiese dei Santi Quirico e Giuditta e l’altare della Chiesa dei Giovi, dove Poggi Marmi esegue ancora una lavorazione con tecnica tipica del genovese, che consiste nell’incidere nomi o preghiere nelle pavimentazioni in marmo, per poi inserire all’interno del piombo battuto a mano e levigato con l’osso di seppia. Oltre a questo tipo di interventi, Poggi Marmi collabora con studi di architettura e imprese edili realizzando e lavorando lastre e blocchi in marmo, pietra e granito per pavimenti e rivestimenti.