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Economia circolare, Green Deal, sostenibilità, energie rinnovabili, decarbonizzazione… sono solo alcuni dei temi relativi alla questione ambiente. Sempre più attenzione si sta avendo al trovare soluzioni al cambiamento climatico e non solo. Per esempio, è stato istituito a livello europeo il Green Deal, un pacchetto di iniziative strategiche finalizzate alla transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Continua a leggere su Green Planner Magazine: Lavorare nel Green: quali sono i trend e quali professionalità si cercano maggiormente. Il problema ambientale però rappresenta, dal punto di vista del mercato del lavoro, una ghiotta opportunità: l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) ha recentemente stimato che entro il 2030 solo la green economy potrà creare ben 24 milioni di posti di lavoro nel mondo.
Ma cosa sono i green jobs? In realtà non c’è una definizione univoca sull’argomento: il primo rapporto pubblicato dall’Ilo nel 2008 definisce green job “qualsiasi lavoro dignitoso che contribuisce a mantenere e ripristinare la qualità dell’ambiente, che si tratti di agricoltura, industria, servizi o amministrazione“. Tuttavia, interessante è la definizione coniata da Colijn nel 2014 ovvero: “Un green job presenta caratteristiche che contribuiscono a una transizione socio-ecologica in termini di focus e attività attraverso il sostegno a un aumento dell’uso di energie rinnovabili o una riduzione dell’uso di energie non rinnovabili“
Nel 2021 sono state analizzate le necessità aziendali in merito al personale ed è stato confermato il bisogno di figure professionali più qualificate ed esperte per i green job rispetto alle altre figure professionali. Dal Rapporto GreenItaly, pubblicato il 25 ottobre 2022 e realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, emerge che nei green job sono richiesti: 15,2% di figure laureate (contro il 12,9% dei contratti rivolti alle professioni non green) figure con una specifica esperienza nella professione per il 25,1% dei casi figure con un’esperienza nello stesso settore per il 48,9% dei nuovi contratti green Infatti, i green jobs richiedono livelli più elevati di competenze cognitive, competenze non routine e una maggiore istruzione formale, esperienza lavorativa e formazione. Le skill richieste sono estremamente specifiche e spesso sono un mix tra skill tecniche, ingegneristiche, tecnologiche, legali in ambito ambiente; a queste si aggiungono quelle digitali e skill cognitive. In particolare, le seguenti life skill sono particolarmente richieste nel personale impiegato in aziende del settore green: analisi e ragionamento critico flessibilità e adattamento capacità di lavorare in gruppo capacità di lavorare in autonomia capacità di risolvere problemi capacità comunicativa scritta e orale Profili professioni green Vediamo, allora, quali sono i profili lavorativi più ricercati o che, avranno maggiori possibilità di impiego in ambito green. Esperto in Smart City L’esperto in Smart City è un professionista che opera nella progettazione e gestione delle città con l’obiettivo di renderle più intelligenti e sostenibili.

Questo ruolo coinvolge la pianificazione urbana, l’implementazione di tecnologie avanzate, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica, la promozione della mobilità sostenibile, la gestione dei rifiuti e la promozione di modelli di business eco-friendly. L’esperto coinvolge i cittadini, valuta l’efficacia delle soluzioni implementate e contribuisce a creare città moderne, efficienti e rispettose dell’ambiente. Energy Manager È un professionista chiave nel settore della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Si occupa di analizzare e monitorare l’uso dell’energia nelle imprese e negli enti, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici. Questo include lo sviluppo di strategie per il risparmio energetico, l’implementazione di misure di efficienza, la valutazione di tecnologie rinnovabili e la gestione di progetti energetici. L’Energy Manager comunica, forma il personale e assicura il rispetto delle normative. Il suo ruolo è fondamentale nel promuovere un utilizzo più responsabile e sostenibile dell’energia. Manager della Sostenibilità Il manager della Sostenibilità è un professionista che lavora all’interno delle aziende per guidarle verso pratiche più sostenibili e responsabili dal punto di vista ambientale e sociale. Questo ruolo implica lo sviluppo di politiche e strategie sostenibili, la gestione dei consumi e delle risorse, la gestione delle emissioni e dei rifiuti, la promozione di prodotti sicuri e di alta qualità, la comunicazione interna ed esterna sulla sostenibilità, la formazione del personale, il rispetto delle normative e la collaborazione con parti interessate esterne. In breve, ha la responsabilità di creare un cambiamento positivo all’interno dell’azienda, guidando la trasformazione verso un modello di business più sostenibile. Mobility Manager È un professionista che lavora nelle aziende per promuovere una mobilità più sostenibile tra i dipendenti. Questo ruolo si concentra su strategie per ridurre l’uso delle auto private e favorire opzioni ecologiche come il trasporto pubblico, la bicicletta e il car sharing.

Le responsabilità del Mobility Manager includono l’analisi delle abitudini di spostamento, lo sviluppo di piani di mobilità sostenibile, la sensibilizzazione dei dipendenti, il monitoraggio dell’efficacia delle strategie e la collaborazione con enti esterni. Il loro obiettivo è ridurre l’impatto ambientale e migliorare la mobilità complessiva all’interno dell’azienda.

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Lavorare nel Green: quali sono i trend e quali professionalità si cercano maggiormente | Greenplanner.it

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