La seconda tappa del convegno sulla Città appenninica si tiene oggi a Gubbio. Dopo l'iniziativa di Fabriano i Comuni del Distretto dell'Appennino umbro-marchigiano si ritrovano nella città dei Ceri per approfondire il percorso di rilancio dell'area tra Marche e Umbri e avviare una progettazione. L'evento è organizzato dal Comune di Fabriano, coordinatore pro-tempore del Distretto, insieme al Comune ospitante di Gubbio. all'Associazione culturale per lo sviluppo dell'Appennino umbro-marchigiano e con l'adfi ancarnento scientifico di Symbola. la Fondazione per le qualità italiane. Interverranno anche Gian Mario Spacca, vicepresidente Fondazione Merloni e Pietro Marcolirii, assessore alla progettualità del Comune di Fabriano. Nel pomeriggio, invece, la parola anche a Lorenzo Rurzacca, vicepresidente Consorzio Frasassi. Dennis Luigi Censi, La sindaca Gherg o presidente Fondazione Carifar, Riccardo Maderloni, presidente Gai Colli Esini San Vicino, Maurizio Serafini, assessore alla comunità e alla solidarietà Comune di Fabriano, Danila Versini, co founder Manualts Cartiera. Le conclusioni sono affidate al Commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, e alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. «L'idea della atta Appenninica -dice la sindaca di Fabriano Daniela Ghergo -è fortemente evocativa dell'identità e dell'immaginario di un ampio territorio che é chiamato a collaborare, confrontarsi, condividere. Senza una trama che abbia le caratteristiche di una città diffusa, con dei poli urbani di servizio ad un territorio alle prese con le sfide del saldo demografico e dei cambiamenti climatici, il futuro rischia di essere più difficile, È questo il senso della nostra collaborazione». Piero Chiorri, presidente dell'Associazione culturale per lo sviluppo dell'Appennino umbro-marchigiano: «Dal turisti] o alla cultura, dalle infrastrutture allo sviluppo imprenditoriale, dai servizi allo sviluppo delle filiere agro-ambientali, ci sono terreni di iniziativa e di sperimentazione declinabili concretamente.