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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito trenta onorificenze al Merito della Repubblica a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un'imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di volontariato, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Fonte: https://www.winemeridian.com/news/marco-caprai-ufficiale-al-merito-imprenditoria-edtica-inclusione-sergio-mattarella/

Tra i tanti esempi, Mattarella ha individuato Marco Caprai nominato Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, "Per offrire lavoro nella sua azienda vitivinicola a persone immigrate".

Da anni l’occasione di un lavoro nell’ottica della Cantina Caprai è infatti un’opportunità di inserimento nella società e consente ai migranti una maggiore inclusione rispetto ad una quotidianità vissuta ai margini nei centri di accoglienza. L’impresa dal canto suo vede stabilizzare il flusso di manodopera, evitando il rischio di un abbandono delle vigne. Dal 2016, quando è iniziato il progetto, sono sempre più i richiedenti asilo che hanno trovato un’opportunità concreta di lavoro presso la Cantina Arnaldo Caprai e attualmente i migranti costituiscono due terzi del totale dei dipendenti. Alla rete di solidarietà del terzo settore si è unito il passaparola, e molte volte sono gli stessi ragazzi che hanno lavorato nella Cantina a segnalare ai loro contatti l’opportunità di inserimento in azienda all’arrivo in Italia. D’altronde, come ha raccontato più volte lo stesso Marco, si tratta di persone volenterose e molto preparate, che spesso conoscono più di una lingua, e ogni mattina partono con il buio da Foligno, per percorrere sette chilometri in bicicletta e iniziare il turno in azienda a Montefalco alle sei del mattino. La collaborazione tra la Cantina Arnaldo Caprai e la Caritas di Foligno, insieme ad altre associazioni, è anche l’occasione per dimostrare l’inconsistenza dei tanti pregiudizi sui richiedenti asilo che raggiungono il nostro Paese, nonché la dimostrazione che l’accoglienza si può trasformare in un doppio beneficio sociale ed economico: non solo per chi la riceve, ma anche per chi la offre.

 

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