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Noi siamo i tempi: il Seminario di Symbola riprende le parole di Sant’Agostino

“Noi siamo i tempi – Visione, coraggio, comunità”. La Fondazione Symbola torna a proporre la costruzione del futuro secondo scelte etiche allineate con il Manifesto di Assisi: costruire un’economia a misura d’uomo contro le crisi.

Il titolo del Seminario di quest’anno, fortemente evocativo, si ispira a una frase di Sant’Agostino («Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi»).

La coesione come fattore produttivo

“Noi siamo i tempi” assegna a ciascuno un ruolo attivo: non serve lamentarsi se le cose non vanno, siamo noi a fare la differenza e dobbiamo volerlo fortemente. In quel noi c’è un’esortazione a rimettere al centro la parola insieme, a lavorare a un progetto comune, ognuno nelle sue capacità e possibilità: come ha detto Papa Francesco, «nessuno può salvarsi da solo».

Come sottolinea Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e anima del Seminario Estivo, «la coesione è un formidabile fattore produttivo. Il Made in Italy è un incrocio tra imprese, territori, comunità, innovazione e bellezza».

Elementi che rispondono anche ai principi di Next Generation EU, sottolinea Realacci: «Le risorse dell’Unione Europea per il rilancio dell’economia si fondano su quattro pilastri: inclusione, coesione, transizione verde, digitale».

Scommettiamo sul futuro

Il XXII Seminario Estivo si è svolto a Mantova nella magnifica cornice del Teatro Bibiena, dove la Fondazione Symbola ha ospitato numerosi rappresentanti dell’impresa, delle istituzioni, del Terzo Settore, della società civile. Le tante tessere del mosaico sociale.

Ancora una volta si fa appello alle qualità italiane, in una visione che comincia a realizzarsi nel presente. “Noi siamo i tempi” ci coinvolge in una grande avventura, in una visione che riesce a coniugare qualità, produttività e sostenibilità. Una scommessa sul futuro di cui anche i consumatori sono parte attiva con scelte consapevoli che premiano gli imprenditori responsabili.

Territori e comunità sono il cardine di quella transizione che ha bisogno di un cuore, che non vuole lasciare indietro nessuno.

Per questo con “Noi siamo i tempi” la Fondazione Symbola vuole evocare le radici generose dei territori insieme alla forza del saper fare.

Premiati due esempi del bene

Servono esempi trainanti del bene e un’azione concreta vale più di mille parole. Symbola ha deciso di premiare con un riconoscimento due esempi concreti C.A.b Ter.Ra (Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate) e Marco Caprai. Il primo, quando ci fu l’alluvione nel 2023, ha permesso di allagare i suoi terreni per salvare la città di Ravenna e i suoi mosaici. Il secondo, produttore umbro di vini di ottima qualità a Montefalco, dà ai richiedenti asilo la possibilità di inserirsi a testa alta nella società attraverso il lavoro.

Quando Sant’Agostino pronunciò quella frase i tempi erano molto difficili, ha spiegato Marco Busca, vescovo di Mantova. In Italia erano calati i barbari, Alarico aveva saccheggiato Roma, la destabilizzazione della società era forte. Con la sfiducia non si fronteggiano le crisi: Agostino invitò la popolazione ad assumere una postura creativa, ad affidarsi a una fiducia generativa per mettere in campo i germi della novità.

Gli uomini costruiscono la storia

Il Santo esortò la popolazione ad assumere la responsabilità di cambiare, che dipende da pochi. Sono loro che devono costituire una riserva di speranza: «alcuni devono sognare per tutti».

La storia non è un destino inesorabile, dipende dalle azioni degli uomini. Dobbiamo stare dentro ai tempi con responsabilità di cambiamento, operando scelte virtuose, in sinergia con gli altri.

Perché noi siamo i tempi, territori e comunità.

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“Noi siamo i tempi”, il richiamo di Symbola a scelte etiche per un futuro a misura d’uomo - Isabella Ceccarini | Rinnovabili.it

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