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Il Seminario Estivo di Symbola Padre Fortunato:  «L'economia crei un circolo virtuoso Prendiamoci cura di uomo e ambiente» no sguardo di carità su un mondo che piange. È quello di padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio comitato per la giornata mondiale dei bambini. Il frate francescano è uno degli animatori di Symbola, la fondazione che terrà il suo Seminario sull'Italia che funziona a Mantova dal 12 al 14 giugno. Il suo intervento è previsto nella giornata conclusiva quando, assieme a personaggi della politica e dell'economia, si confronterà sulle eccellenze del Belpaese che hanno abbracciato la sostenibilità, senza dimenticare lo scenario internazionale di difficoltà in cui si è costretti ad agire. In questo mondo, tra guerre e odio, come può l'economia svolgere un ruolo virtuoso? «Questa economia uccide. L'economia che pensa solo al profitto, agli interessi di parte o personale, che pensa solo a far arricchire e a sfruttare è un'economia che non aiuta ma uccide. E questo lo vediamo in molti contesti. Quello più drammatico è lo sfruttamento dei bambini in molte parti del sud del mondo, ma non solo. Questo deve farci indignare». Che fare, allora? «La proposta è un'economia che si prende cura dell'uomo e delle cose che ci circondano, del Pianeta. Soprattutto un'economia che non crea discriminazione. In molte realtà del nostro Paese assistiamo a zone residenziali che non permettono l'accesso dei poveri. Anche i dati dimostrano che ci sono persone più ricche e altre povere. Abbiamo bisogno di mettere insieme parole che denotino incroci di vite, condivisione, rispetto della dignità delle persone, giustizia sociale». Quest'anno il Seminario di Symbola è dedicato alla sostenibilità e alla lotta contro il cambiamento climatico. Si tratta di difendere il creato come diceva papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì? «Sono dieci anni da quell'enciclica e stiamo vedendo che molte aziende celebrano questo decennale. Mi piace ricordare l'incipit della parola sostenibilità, pronta a diventare patrimonio comune. Il cammino è ancora lungo ma siamo sulla buona strada. Ebbene, il direttore generale delle foreste in Germania, Von Carlowitz, si chiedeva quanti alberi si devono tagliare senza rovinare la foresta ma andando incontro alle esigenze di approvvigionamento delle aziende. Nel rispettare questa proporzione si inventò la parola sostenibilità. Portando questa domanda nel nostro contesto ci fa vedere quanto sia interessante rinnovare questo impegno; e si risponde a quale futuro vogliamo donare ai nostri figli. Se risponderemo con sincerità a questa domanda avremo il percorso spianato dell'economia che la domanda ci invita a prendere». L'anno scorso a Symbola lei aveva invocato l'economia della gentilezza, in un momento storico in cui regna l'aggressività. Un anno dopo ha visto qualche barlume di gentilezza in un mondo, quello economico, solitamente fatto di competitività sfrenata? «Vedo persone che sono molto insoddisfatte, non sono contente del carico di tasse che devono sopportare, di una politica che pensa poco al bene comune e più al bene partitico. Credo che l'economia e la politica siano chiamate a rispondere al benessere dei cittadini. Quando si vede che questo benessere non è aumentato abbiamo l'insoddisfazione delle persone. C'è bisogno di un sussulto di dignità perché molti dignitari, per diventare tali, la svendono nella politica e nell'economia. Il cammino anche qui attende l'impegno di ciascuno di noi. E poi, vorrei ricordare il manifesto di Assisi che è ancora profetico, soprattutto nell'ultimo capoverso dove richiama la gentilezza». Che sentimento suscitano in lei le immagini continue di guerra provenienti dall'Ucraina e da Gaza, con molti bambini coinvolti, vittime innocenti? «È inaccettabile quello che sta accadendo, inaccettabile le guerre e che i bambini diventino, assieme alle donne, le prime vittime. Una volta in guerra c'erano dei paramenti da rispettare e le donne e i bambini non venivano toccati; adesso, invece, nessuno viene più tutelato ed è una crudeltà. Papa Francesco diceva che Dio non è crudele, è l'uomo che diventa crudele quando si sostituisce a Dio». Non è accettabile sfruttare i bambini e k donne e fari morire in guerra

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Padre Fortunato: "L'economia crei un circolo virtuoso per uomo e ambiente" | Gazzetta di Mantova

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