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Presentato a Firenze Centro HCD-Care e Master in Design per la Salute -2- Milano, 4 dic. (askanews) - Sul tema delle competenze multidisciplinari è intervenuto Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader Italia, che ha analizzato: "Il contributo dei designer alla competitività delle imprese della filiera industriale della salute implica che il designer abbia un bagaglio di competenze multidisciplinari, in particolare connesse alla sfera economico-finanziaria e dei processi, delle procedure e dei sistemi di controllo aziendali, che non sono tipiche dei piani di studio di formazione specialistica del designer stesso; per questo motivo, Deloitte ritiene di potere dare un contributo alla formazione del designer affiancandosi agli atenei promotori del Master Interuniversitario Italiano in Design per la Salute relativamente a quel bagaglio di competenze aziendalistiche che consenta al designer di interagire con interlocutori a lui non familiari ma dai quali non può prescindere ai fini della ottimizzazione del proprio impatto sullo sviluppo strategico sostenibile dell'azienda in cui opera". Giovanna Pescatore, direzione tecnico-scientifica di Farmindustria e membro del Comitato di indirizzo del Master, ha dichiarato: "L'industria farmaceutica è da sempre una delle eccellenze del Made in Italy: con una produzione pari a 56 miliardi di euro nel 2024, un export in continua crescita e solidi investimenti in ricerca e produzione pari a 4 miliardi lo scorso anno, rappresenta un motore strategico per il Paese. L'innovazione è il driver che guida il settore e permette alle nostre aziende di rispondere ai bisogni di salute e restare competitive a livello globale. E innovare significa anche e soprattutto investire nelle competenze, che sono un fattore di competitività per l'Italia. Servono professionalità capaci di evolvere al passo con le nuove tecnologie, con la crescente digitalizzazione nella R&S, nella produzione, nell'interazione con operatori sanitari e pazienti, fino al design di prodotto, che ha l'obiettivo di facilitare la gestione del percorso di cura da parte del paziente. L'industria farmaceutica punta sul capitale umano e per questo ritiene fondamentale la collaborazione con il mondo accademico, così da costruire percorsi formativi aggiornati, multidisciplinari e realmente aderenti alle sfide future. In questa direzione va l'incontro di oggi con la presentazione del Centro interuniversitario HCD-Care e del primo Master interuniversitario in Design per la Salute, che testimonia l'alleanza strategica tra industria farmaceutica e università per formare i professionisti della farmaceutica made in Italy". Livio Zingarelli, vicepresidente con delega al capitale umano di Confindustria Dispositivi Medici e membro del Comitato di indirizzo del Master, ha spiegato: "Crediamo fortemente in questo progetto, che dimostra come l'integrazione tra discipline diverse possa favorire l'innovazione e migliorare l'usabilità dei dispositivi medici, aumentando al contempo qualità e sicurezza delle tecnologie. Le aziende del settore hanno un bisogno crescente di professionisti capaci di operare in team interdisciplinari e di supportare i processi di innovazione end-to-end, dalla ricerca alla progettazione industriale, fino al post-market. Questo significa saper integrare competenze tecniche, regolatorie e di gestione del rischio con la capacità di analizzare comportamenti e flussi sanitari, oltre alla co-progettazione con pazienti, caregiver e operatori sanitari, mantenendo sempre una forte attenzione agli aspetti di sostenibilità e accessibilità. In questo scenario il design non è più una competenza accessoria, ma diventa un asset strategico per la competitività delle nostre aziende".

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