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PRESENTATO A TREIA IL XVIII SEMINARIO ESTIVO DELLA FONDAZIONE SYMBOLA, APPUNTAMENTO IL 23, 24 e 25 LUGLIO SU WWW.SYMBOLA.NET

IL 21 LUGLIO INIZIERÀ L’OTTAVA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA SOFT ECONOMY

 

Treia (MC), 13 luglio 2020 - Il Seminario Estivo di Symbola - intitolato quest’anno “L’Italia che Verrà. Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini” - si terrà, esclusivamente online, nei giorni 23, 24 e 25 luglio sul sito www.symbola.net e sui canali social (facebook, youtube e twitter della Fondazione). Arrivato alla sua XVIII edizione il Seminario Estivo si è affermato come uno degli appuntamenti di riferimento per la riflessione sui temi della sostenibilità, dello sviluppo, della competitività e del posizionamento strategico del Paese. Luogo di confronto e di elaborazione che interroga la politica, la società e l’economia, il Seminario rappresenta una delle principali e più originali piattaforme di incontro/scambio/narrazione delle qualità italiane tutte: dalla meccanica all’agroalimentare, della ricerca al terzo settore, dalla cultura alla manifattura. Oltre ai promotori tradizionali come Unioncamere, Camera di Commercio delle Marche, Regione Marche, quest’anno al Seminario Estivo, si aggiungono partner importanti come il Sacro Convento di Assisi, IFEL- Fondazione ANCI e Banca Macerata.

Il Festival della Soft Economy - che precede il Seminario - si svolgerà nei giorni 21 e 22 luglio 2020 on line.

La crisi del covid-19 ha reso ancora più urgente il messaggio del Manifesto di Assisi – promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento insieme a tante altre voci autorevoli e semplici cittadini– per un’economia a misura d’uomo contro l’emergenza climatica. Un nuovo paradigma che oggi è una prospettiva realistica: se sapremo cogliere i cambiamenti in corso, a partire dalla crescente forza della green economy, che vede l’Italia tra i suoi principali protagonisti anche grazie al ruolo che la cultura e l’innovazione hanno nel nostro sistema produttivo. E se penseremo la ripresa, alimentata dagli ingenti investimenti europei, come un’opportunità per anticipare e accelerare la transizione ecologica, digitale e sociale. Ma per affrontare le sfide che ci attendono non basterà il pur necessario e imponente intervento pubblico: servono valori e culture, empatia e tecnologia. Servono le energie delle persone e quelle delle imprese. Serve coesione sociale: impossibile senza un ruolo forte del terzo settore, dei territori, delle comunità e delle istituzioni locali, a partire dai piccoli comuni.

“Quest’anno al centro dell’attenzione del Festival e del Seminario Estivo ci sono il messaggio e la visione del Manifesto di Assisi, promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento, della necessità e urgenza di un’economia a misura d’uomo capace di affrontare le sfide del nostro tempo, da quella climatica a quella pandemica, rendendo le nostre società più sicure e più sostenibili ambientalmente e socialmente senza lasciare indietro nessuno. L’epidemia scatenata dal covid19 come una nemesi della globalizzazione ha fatto riemergere l’esistenza delle geografie e il ruolo dei territori che saranno i protagonisti dei due giorni iniziali del Festival della Soft Economy: dalla sfida “centrale” della ricostruzione, decisiva certamente per i territori direttamente interessati, per l’intera regione Marche e più in generale per l’Appennino, alla presentazione di esperienze e al confronto sulle strategie per tornare ad abitare borghi e piccoli comuni”. Lo ha dichiarato Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola. “Un altro tema al centro del doppio appuntamento treiese sarà quello della ripresa nel segno della transizione ecologica, sociale e digitale propugnata dall’Unione Europea e della prova per il nostro Paese di saper utilizzare al meglio le ingenti risorse comunitarie, dal Green Deal al Recovery Found fino al nuovo ciclo dei fondi strutturali. Per questo le giornate del Seminario Estivo saranno dedicate alle opportunità dell’Italia di essere protagonista di questo cambiamento grazie al suo soft power, fatto di sostenibilità, bellezza, innovazioni sociali e tecnologiche e creatività. A patto di saper cogliere la crisi come occasione per cambiare in meglio, da cogliere uniti, insieme perché “nessuno si salva solo”.

SONO INTERVENUTI ALLA CONFERENZA STAMPA:

Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche

Guido Castelli, presidente Fondazione Ifel
Simona Teoldi, dirigente settore Cultura Regione Marche

Ferdinando Cavallini, presidente Banca Macerata

Pietro Marcolini, presidente ISTAO

David Buschittari, vicesindaco di Treia

Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola

 

Il programma del Seminario estivo che si svolge da giovedì 23 a sabato 25 luglio

23 LUGLIO

ore 10.00 – 13.00 #solitudini PEGGIO DI QUESTA CRISI C’È SOLO IL DRAMMA DI SPRECARLA RICHIUDENDOCI IN NOI STESSI (PAPA FRANCESCO) In collaborazione con Comieco e Ipsos

ore 15.00 - 18.00 #abitare CITTÀ PIÙ ABITABILI E TERRITORI PIÙ ABITATI PICCOLI COMUNI, BORGHI E TERRITORI AI TEMPI DEL COVID-19 in collaborazione con Ifel-Fondazione Anci, Legambiente, Uncem

24 LUGLIO

ore 10.00 - 12.00 #europaitaliamondo NEXT GENERATION EU EUROPA /ITALIA: LE SFIDE DEL FUTURO ore 15.00 - 19.00 #iosonocultura2020 IL SOFT POWER DELL’ITALIA PER LA RIPRESA Prima sessione IL SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO Seconda sessione SOFT POWER DALL’ITALIA PER LA RIPRESA in collaborazione con CoopCulture, Credito Sportivo, Unioncamere, Regione Marche

25 LUGLIO

ore 10.00 - 13.00 #italiacheverrà IL MANIFESTO DI ASSISI CONTRO LA CRISI in collaborazione con Sacro Convento di Assisi

 

Gli appuntamenti del Festival dei giorni 21 e 22 luglio saranno:

21 LUGLIO

ore 10.00 - 13.00 #rigenerare UNA SFIDA CENTRALE LE MARCHE E LA RICOSTRUZIONE POST SISMA 2016 in collaborazione con il Commissario straordinario ricostruzione sisma, Camera Commercio delle Marche e Banca Macerata

ore 15.00 – 18.00 #green deal UN NUOVO TEMPO ECONOMICO E SOCIALE LA RIPRESA TRA CRISI CLIMATICA E POST COVID-19 in collaborazione con Kyoto Club

22 LUGLIO

ore 10.00-13.00 #territori VISIONI ED ESPERIENZE DAI TERRITORI “MARGINALI” in collaborazione con Fondazione Cariplo/Attiv-Aree e Art Lab

ore 15.00 - 18.00 #appennino CONTEMPORANEITÀ DELL’APPENNINO EREDITÀ E ATTUALITÀ DEL PROGETTO APE - APPENNINO PARCO D’EUROPA a cura di Federparchi

 

Il programma integrale del Seminario Estivo e del Festival della Soft Economy è disponibile sul sito di Symbola www.symbola.net

 

Ufficio stampa della Fondazione Symbola: [email protected]

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Il 93% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio di gusto e biodiversità che fa da traino anche al turismo, con 2 italiani su 3 (65%) tra coloro che andranno in vacanza che visiteranno un borgo nell’estate 2024, secondo Ixe’. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni.

Il rapporto analizza e racconta i fattori più significativi della competitività del nostro Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti che non vengono colti dagli indicatori economici più diffusi, sottolineando l’importanza della collaborazione per le imprese. La coesione migliora il legame e il radicamento nelle comunità e nei territori, accresce il senso di appartenenza e soddisfazione di vita dei dipendenti, il coinvolgimento e il dialogo con i clienti.

Il rapporto ci porta alla scoperta delle oltre 250 specie di alberi monumentali che popolano il Paese, che mostra inoltre una speciale relazione tra i piccoli comuni e i monumenti italiani, raccolti in un censimento in continua crescita grazie al lavoro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Su un totale di 4.287 alberi monumentali individuati ad aprile 2024 sul territorio italiano, 2.107 si trovano nei piccoli comuni. Sono inoltre 1.548 i comuni italiani con almeno un albero monumentale, di questi 962 sono piccoli comuni. Guardando allo specifico delle regioni, il primato per numero totale di alberi monumentali spetta al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti verdi, di cui quasi la metà, 209, nei piccoli comuni.

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

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