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Rapporto Io sono cultura: Rimini si conferma tra le prime venti province italiane per valore aggiunto e occupazione nei settori culturali e creativi
La provincia di Rimini consolida la sua posizione tra le principali realtà del Paese in cui il Sistema produttivo culturale e creativo ha una incidenza maggiore sull’economia locale. Il dato è confermato dalla 12esima edizione del rapporto “Io sono cultura 2024”, la ricerca promossa da Fondazione Symbola che ogni anno si pone l’obiettivo di offrire una visione dei fenomeni culturali e creativi in Italia, riconoscendoli come un settore economico significativo capace di generare ricchezza e occupazione.
Il rapporto, quest’anno intitolato “L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, prende infatti in considerazione il Sistema Produttivo Culturale e Creativo nel complesso, cioè tutti i comparti di attività che partecipano alla definizione della filiera culturale e creativa, analizzandone le due componenti: le attività core, cioè tutte quelle attività produttive direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi, e le attività creative driven, che comprendono invece quelle attività che operando in settori diversi da quelli strettamente culturali ma che contribuiscono a potenziare la competitività del comparto.
Rimini si conferma ancora una volta tra le prime venti province in Italia dove è più alta l’incidenza del settore culturale e creativo nell’economia locale. L’incidenza è pari al 2,7% per quanto riguarda il valore aggiunto culturale, unica provincia dell’Emilia Romagna nella top ten oltre a Bologna (3,2%); guardando all’occupazione l’incidenza è del 3,4% sul totale al pari di Modena e Parma (Bologna 4%). Guidano le due classifiche le tre principali città metropolitane su tutte Milano, seguita da Roma e Torino. Guardando all’Emilia Romagna, la Regione si colloca al quarto posto in Italia per ricchezza prodotta dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo dopo Lombardia, Lazio e Veneto, con 8,7 miliardi di valore aggiunto (5,1% dell’economia totale) e 130 mila addetti, che incidono per il 5,9% sull’occupazione regionale.
Il rapporto Symbola presenta anche una panoramica dell’andamento dei diversi settori che compongono la filiera ei fenomeni che li attraversano. Ad esempio nel 2023 le performing arts, superata la crisi determinata dalla pandemia, hanno visto forti segnali di recupero, a partire dalla partecipazione del pubblico: gli spettatori sono tornati nei teatri, negli auditorium, negli spazi all’aperto, riscoprendo il piacere della condivisione di esperienze culturali.
Effetto della pandemia anche la maggiore attenzione allo sviluppo di progettualità legate alle nuove tecnologie: tra i progetti degni di nota il rapporto Symbola segnala anche un’iniziativa che coinvolge la Biblioteca Gambalunga di Rimini, una tra le più antiche istituzioni cittadine, e i Motus, la compagnia teatrale che la ricerca definisce “tra le più innovative del panorama nazionale”, fondata a Rimini nei primi anni Novanta da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Il progetto – che ha visto Motus aggiudicarsi le risorse previste dal bando Pnrr a favore della transizione digitale di organismi culturali e creativi – riguarda la costruzione di un archivio, in forma digitale e fisica, che raccolga documenti video e cartacei degli oltre trent’anni di vita della compagnia, da rendere disponibile gratuitamente e accessibile a tutti. L’iniziativa vede la collaborazione dell’azienda 4Science, che supporta università e istituzioni culturali nella gestione e realizzazione di progetti digitali, con la consulenza scientifica e l’affiancamento operativo della Biblioteca Gambalunga.

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