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In occasione della COP 28 di Dubai, ieri Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Andrea Prete, presidente di Unioncamere hanno consegnato il rapporto GreenItaly, di Fondazione Symbola e Unioncamere, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel rapporto GreenItaly si legge un’Italia che va verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori. Sono 510 mila le imprese italiane che negli ultimi cinque anni hanno investito sulla green economy e sono 3,2 milioni i greenjobs. Il rapporto, giunto alla XIV edizione, conferma che chi investe nel green esporta di più, innova di più, crea più posti di lavoro.

In occasione della COP 28 di Dubai, ieri Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Andrea Prete, presidente di Unioncamere hanno consegnato il rapporto GreenItaly, di Fondazione Symbola e Unioncamere, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel rapporto GreenItaly si legge un’Italia che va verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori. Sono 510 mila le imprese italiane che negli ultimi cinque anni hanno investito sulla green economy e sono 3,2 milioni i greenjobs. Il rapporto, giunto alla XIV edizione, conferma che chi investe nel green esporta di più, innova di più, crea più posti di lavoro.

“Abbiamo ringraziato il Presidente per l’incontro e per le parole nette pronunciate contro il negazionismo climatico, in sintonia anche con l’esortazione Laudate Deum di Papa Francesco. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Anche per questo sono inaccettabili i ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese. Mentre l’Italia può dare, con l’Europa, un forte contributo quando fa l’Italia e incrocia la green economy con la qualità, l’innovazione, la bellezza. Accelerare gli investimenti nella transizione verde e nelle energie rinnovabili aumenta la stabilità finanziaria come dimostrano gli studi della BCE e della Banca D’Italia, dà forza al made in Italy, riduce i costi a medio termine per famiglie e imprese, rafforza la nostra indipendenza energetica. L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (83,4%), un valore superiore alla media europea (53,8%) e a quello di Germania (70%). Un risultato che determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2”.

"Greenitaly, con i suoi numeri e le sue storie d’impresa - commenta Andrea Prete, presidente di Unioncamere - pone in chiara evidenza l’impegno del sistema produttivo italiano nella transizione verde. Grazie a un trend di investimenti aziendali nella direzione della sostenibilità ambientale che non si è arrestato neanche nei periodi di maggiori difficoltà - come quelli legati alla crisi pandemica e ai conflitti mondiali - da anni siamo infatti tra i paesi eco leader in Europa. Non sempre però le nostre imprese sono messe nelle condizioni di operare al loro meglio. È il caso del tema delle energie rinnovabili, fondamentali per una riduzione delle importazioni di energia del nostro paese e per una stabilizzazione dei prezzi, la cui crescita è spesso rallentata da ostacoli burocratici."

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Realacci e Prete presentano a Mattarella il rapporto GreenItaly 2023

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