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"È stata un’estate molto calda, con le temperature sopra la media e impatti pesanti. Le conseguenze sono già sotto gli occhi di tutti: il Mar Mediterraneo negli ultimi anni è il mare che ha aumentato di più di temperatura (5 gradi) e che produce specie aliene, ci sono molti incendi boschivi e siccità prolungate, desertificazione e perdita di biodiversità, la presenza di zanzare West Nile, gravi ripercussioni sulla produzione agricola e l’intensificarsi di fenomeni metereologici estremi. Ma come ha detto il presidente Mattarella ‘per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico, opponendo artificiosamente fra loro le ragioni della gestione dell’esistente e quelle del futuro dei nostri figli e nipoti. Per garantire la capacità di competere, l’Europa ha necessità a lungo termine di abbandonare i combustibili fossili e compiere la transizione’. E come scritto nel Manifesto di Assisi promosso da Fondazione Symbola e dal Sacro Convento di Assisi ‘affrontare la crisi climatica è anche l’occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’. Esiste già oggi un’Italia che affronta la sfida alla crisi climatica e secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere circa un terzo delle imprese (571 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro: 3,1 milioni di greenjobs. È sempre più evidente l'impatto della crisi climatica anche nel nostro Paese ed è importante anche partire dalle azioni quotidiane perché un futuro migliore dipende anche dalle nostre scelte".

Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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Realacci (Fondazione Symbola): Il Mediterraneo è al centro della crisi climatica. La transizione verde è un'opportunità per rafforzare le nostre imprese | Askanews

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