Le aziende del legno-arredo stanno investendo da tempo nella transizione sostenibile, integrando con crescente consapevolezza i principi della green economy e dell’economia circolare. L’impegno si traduce in una ottimizzazione dei processi produttivi: dalla progettazione eco-compatibile alla riduzione degli sprechi, dall’uso efficiente delle risorse alla gestione del fine vita del prodotto, con l’obiettivo di contenere le emissioni di CO₂ e minimizzare l’impatto ambientale. La filiera legno-arredo è uno dei settori di punta del Made in Italy. La capacità di innovare in chiave sostenibile senza rinunciare alla qualità artigianale e alla cura del dettaglio rappresenta oggi un fattore competitivo decisivo. In un contesto segnato da ripetute crisi economiche, il settore ha dimostrato resilienza grazie alla solidità del proprio know-how e ora può rafforzare la propria posizione proprio attraverso la sostenibilità. Il fatturato alla produzione della filiera legno-arredo chiude il 2024 con una contrazione del 2,9% rispetto all’anno precedente, attestandosi su un valore di 51,7 miliardi di euro. La flessione riguarda sia le vendite sul mercato interno (-3,3%) sia le esportazioni (-2,1%), la cui quota rappresenta il 38% del fatturato totale. Per quanto riguarda le
esportazioni della filiera legno-arredo la Francia, nonostante una contrazione, rimane il primo mercato; anche le minori vendite verso Germania, Regno Unito e Cina hanno influenzato il risultato complessivo.
Le imprese che costituiscono la filiera italiana legno-arredo sono circa 64.100 e occupano poco meno di 297.000 addetti. Mentre la diminuzione del numero di imprese è una tendenza in atto anche dagli anni precedenti, la riduzione degli addetti rappresenta una novità nel periodo post-pandemico, coinvolgendo in particolare il macrosistema arredamento, ma con effetti anche su legno e commercio legno. Va tuttavia considerato che questi dati non tengono conto del turnover occupazionale, ancora attivo nel settore, né del crescente mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che rappresenta una delle principali criticità per l’intera filiera. Entrando nel dettaglio, il macrosistema arredamento (27,5 miliardi di euro) registra una flessione del 2,3%, il macrosistema legno (20,6 miliardi di euro) registra un -5,2%, e il commercio legno (3,6 miliardi di euro) un +8%. La filiera legno-arredo rappresenta oggi il 4,3% del fatturato manifatturiero nazionale, il 14,7% delle imprese e il 7,8% degli addetti.

