Roma, 11 nov. (Adnkronos) - Oltre 578mila imprese extra-agricole italiane negli ultimi 6 anni hanno investito sulla green economy e sulla sostenibilità per affrontare il futuro. Allo stesso tempo si contano 3,3 milioni di green jobs, il 13,8% degli occupati, e il Paese si conferma leader nell'economia circolare. Questi i dati del Rapporto GreenItaly, arrivato alla sedicesima edizione, realizzato dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Al rapporto hanno collaborato Conai, Novamont, Ecopneus, Enel e molte organizzazioni e oltre 20 esperti. ''I dati del 16esimo Rapporto GreenItaly confermano la concretezza dell'invito del Presidente Mattarella a fare della transizione verde e della decarbonizzazione un importante fattore di competitività. C'è un'Italia che può essere protagonista con l'Europa alla Cop30 a Belèm: fa della transizione verde un'opportunità per rafforzare l'economia e la società", dichiara il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci. ''La transizione green non è più soltanto una scelta etica o ambientale: è il nuovo spazio dove si misurano competitività, produttività e capacità industriale dei Paesi. Oggi lo vediamo con chiarezza: le imprese che investono con oculatezza e concretezza in tecnologie net-zero, dall'efficienza energetica ai materiali circolari, dai sistemi fotovoltaici di nuova generazione all'idrogeno, non solo riducono le emissioni ma performano meglio - rimarca il presidente di Unioncamere, Andrea Prete - Il vero limite oggi non è la volontà delle imprese, che in Italia stanno dimostrando di credere nella sostenibilità come leva di crescita, ma la disponibilità di professionisti qualificati''. I DATI - Nel periodo 2019-2024, sono state 578.450 le imprese extra-agricole che hanno effettuato eco investimenti pari al 38,7% del totale ovvero più di 1 impresa su 3. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la Lombardia conserva il primato nella graduatoria anche nell'intervallo temporale 2019-2024, con 102.730 imprese eco-investitrici nel settore dell'industria e dei servizi, pari al 17,8% del totale nazionale e al 39,3% del totale delle imprese della regione. Nelle prime cinque regioni sono concentrate ben il 53,1% delle imprese che nel periodo esaminato hanno realizzato eco-investimenti (era il 52,2% nel periodo 2019-2023); oltre alla Lombardia, si confermano in questo gruppo il Veneto (54.970 imprese eco-investitrici), il Lazio (50.960 unità), la Campania (50.890 unità) e l'Emilia-Romagna (47.640 unità). Nella graduatoria provinciale, anche nel periodo 2019-2024, continua il testa a testa tra le città metropolitane di Roma e Milano. Le imprese eco-investitrici mostrano, rispetto a quelle che non hanno effettuato questa tipologia di investimenti, performance migliori sotto tutti gli indicatori analizzati nell'indagine: aumento della produzione, del fatturato, dell'occupazione e delle esportazioni.
