L'iniziativa è a un I tempo semplice, geniale, inedita ed unica in Italia: Fondazione Symbol a, l'Università Luiss Guido Carli ed Unioncamere intendono premiare dieci tesi universitarie, magistrali o a ciclo unico, centrate sul tema della sostenibilità, provenienti da qualsiasi disciplina novità assoluta! -, tanto umanistica quanto scientifica, in grado quindi di spaziare da matematica a filosofia, da chimica a scienze letterarie. Il presupposto è che la transizione verde come processo sistemico riguardi tutti i saperi e proprio per questo è importante promuovere tra i giovani consapevolezza e interesse attorno a temi, che entreranno nel corredo culturale di tutti. Questo rappresenta peraltro uno dei capisaldi dello stesso Manifesto di Assisi promosso da Fondazione Symbola, laddove precisa come questa «sfida di enorme portata» richieda «il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali». A parlarcene, è il presidente della Fondazione, Ermete Realacci. Presidente, le parole d'ordine sono coesione e partecipazione, giusto? È così. La prospettiva e la sfida della sostenibilità richiede la mobilitazione di tutte le energie migliori, dal punto di vista tecnologico, valoriale, economico, sociale e anche dal punto di vista dei saperi. Più di vent'anni fa Legambiente, quando ne ero presidente, fece qualcosa di simile sulle questioni ambientali e riscosse un grande successo, come confermò il numero di tesi allora pervenute. Anche stavolta la cosa interessante è stata la risposta molto forte giunta dal mondo universitario, ciò che si indurrà, penso, a promuovere anche iniziative territoriali. Quello che mettiamo in campo vuole essere un processo aperto, capace di raccogliere le migliori energie e di svolgere un'azione di servizio alle facoltà ed Nell'immagine, Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola ai giovani in formazione. L'ambizioso progetto, denominato «Dieci tesi per la sostenibilità», gode del patrocinio della Crui-Conferenza dei Rettori, nonché della collaborazione della Rus-Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, cui aderiscono 75 atenei italiani, oltre al MIUR-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con finalità e obiettivi di studi statistici. Inoltre, è sponsorizzato dalla Deloitte Climate & Sustainability, una società benefit interamente dedicata ai temi del cambiamento climatico e della sostenibilità. È un'iniziativa winwin, tutta positiva, aperta a qualsiasi facoltà, tanto umanistica quanto scientifica. Molte le università che hanno già aderito ne del bando dà il via ufficialmente all'importante iniziativa, che resterà aperta sino ai primi mesi dell'anno prossimo. Sarà possibile parteciparvi, inviando le tesi relative agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 già presentate al momento della candidatura, con in più un loro breve abstract. La scelta dei vincitori verrà affidata ad un comitato scientifico, diretto dal prof. Stefano Zamagni, docente di Economia politica presso l'Università di Bologna, e dalla professoressa Paola Severino, presidente della Luiss School of Law. Ai dieci autori delle tesi premiate verranno riservati riconoscimenti in denaro e tirocini presso primarie aziende italiane. Quale il plus che i giovani possono offrire? «Per i giovani già è un grande vantaggio avere un riconoscimento ed una segnalazione. D'altro canto, tutte le imprese sono alla ricerca di gente brava, ben formata e spesso in maniera multidisciplinare. Per questo l'interesse delle imprese oltre che delle università in questo percorso è molto forte ed è un terreno, cui nessuno aveva finora pensato». Tra le università, che hanno già aderito a questa prima edizione, figurano la «Federico II» di Napoli, Tor Vergata, La Sapienza, Ca' Foscari di Venezia, Bocconi, Cattolica, i Politecnici di Milano, Torino e delle Marche, il «Sant'Anna» di Pisa, tas Mercatorum, quelle di Cagliari, Teramo, Camerino, Catania e Palermo, mentre altre se ne stanno ancora aggiungendo. È un'iniziativa una tantum o avrà un seguito? «Ovviamente è un'iniziativa win-win, tutta positiva, quindi destinata a ripetersi. Questa è soltanto la prima edizione, ma ne seguiranno altre. Serve anche per sottolineare come in questa partita devi giocare veramente all'olandese, se ne hai i polmoni, per fare un paragone calcistico. E l'insieme dell'economia di una società, che deve mettersi in mostra ed in parte lo sta facendo. Essere buoni conviene e tutti noi dovremmo esserne orgogliosi».