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Alla base della costruzione della diga più alta del mondo, destinata a raddoppiare la produzione energetica del Tagikistan, c’è il know-how italiano rappresentato anche dall'expertise di Trevi. L'azienda, che insieme a Soilmec fa parte del Gruppo Trevi, è specializzata in fondazioni profonde e lavori geotecnici e, con oltre 65 anni di attività, oggi è leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo, figurando da alcuni anni nella prestigiosa "Top 250 International Contractors List" di Engineering News-Record. Posizionamento raggiunto grazie alla straordinaria capacità di gestire grandi interventi infrastrutturali (oltre alle dighe, porti, ponti, metropolitane, linee ferroviarie e autostradali) unendo sfide di natura tecnica e ambientale.

Non a caso, è opera di Trevi il titanico progetto dell'impianto idroelettrico di Ertan, fra le dighe più grandi del mondo situata nel sud della Cina, in grado di produrre 3.300 MW di energia. E non solo dighe di nuova costruzione: in tema di riabilitazione di dighe esistenti, Trevi vanta più di 170 interventi. Suo è il progetto di messa in sicurezza della diga di Mosul, tra le più imponenti del Medio Oriente. Oltre alla stabilizzazione dell’opera, il Mosul Dam Project, frutto di una collaborazione tra l’azienda, il Ministero delle Risorse Idriche Irachene e l’U.S. Army Corps of Engineers, ha trasferito ai tecnici iracheni le conoscenze necessarie per gestire le operazioni di manutenzione in modo indipendente. Impegno che evidenzia la leadership indiscussa di Trevi in situazioni di rilevanza globale, ottenendo il prestigioso riconoscimento "DFI 2022 Outstanding Project Award" come miglior opera geotecnica.

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