Sono stati Fabio Bertino, coordinatore sindacale zonale di Confartigianato, e Cesare Gilli, segretario zonale di Coldiretti, a incontrare il vescovo, così come hanno fatto i rispettivi colleghi in gran parte d’Italia. L’iniziativa è inserita nel progetto pluriennale di Confartigianato nazionale, insieme a Coldiretti e a Symbola, che intende valorizzare la tradizione del presepe aggiungendo ogni anno al presepe figure che parlino del presente e del futuro.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.
Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando. È la “buona novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio.
Monsignor Brunetti ha espresso apprezzamento per questo gesto di devozione, volto a diffondere i valori del lavoro e della concreta operosità degli imprenditori, quale contributo per la rinascita di un’economia a misura d’uomo.