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(ANSA) - FIRENZE, 04 DIC - Nasce il Centro interuniversitario Hcd-Care fondato dagli atenei di Firenze, Genova, Chieti-Pescara, Siena e Roma La Sapienza, con sede presso l'Università di Firenze e con esso, nel 2026, il primo master interuniversitario in Design per la Salute, iniziativa descritta come senza precedenti nel panorama nazionale, promosso dallo stesso Hcd-Care e Fondazione Symbola con Confindustria Dispositivi Medici, Farmindustria e Deloitte. Il percorso, spiega una nota, coinvolgerà aziende dei settori medicale, farmaceutico e biotech, oltre a studi di progettazione attivi nel campo del design per la cura e l'assistenza. Le iniziative vogliono formare i professionisti della salute 'made in Italy' e puntano a innovare e rendere più competitive con il design le filiere della salute (Hcd-Care e Fondazione Symbola in collaborazione con Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici, Deloitte lanciano una partnership strategica). Il design, si sostiene, "può diventare un motore di innovazione. In dialogo stretto con medicina, ingegneria e scienze sociali, può contribuire a ripensare prodotti e tecnologie (dai dispositivi medici alle soluzioni digitali), a migliorare processi e percorsi di cura, e a elevare qualità, sicurezza, accessibilità ed efficienza dei servizi sanitari attraverso approcci human-centered e di service design. Di questo si è parlato oggi nel convegno 'Human-Centred Design per l'innovazione e la competitività delle filiere della salute made in Italy' presso l'Università di Firenze, al Dipartimento di Architettura, nella sede di Santa Teresa. "Hcd-Care - spiega Francesca Tosi, direttrice del Centro interuniversitario - è il primo centro di ricerca italiano dedicato al Design per il settore della salute, nato sulla base delle esperienze maturate negli anni all'interno delle cinque Università afferenti. In questo settore in costante crescita, il design rappresenta un fattore strategico di innovazione e di sviluppo sia nel campo della ricerca sia in quello della produzione industriale. I metodi e gli strumenti del design, e in particolare degli approcci Human-Centred Design e Design Thinking, consentono infatti di rispondere con soluzioni appropriate e innovative alle reali esigenze e aspettative degli operatori sanitari, dei pazienti e delle loro famiglie nei diversi campi di intervento: dal progetto dei dispositivi medici e dei macchinari per diagnosi e terapia, alla robotica e ai wearable devices, dagli arredi e servizi per l'assistenza domiciliare, agli strumenti e alle interfacce di comunicazione". (ANSA).

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Università, 5 atenei in nuova frontiera di design per salute Nel 2026 il primo master. Obiettivo, potenziare la competitività-2- | ANSA

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