Crisi climatica – Manifesto per un’economia a misura d’uomo, conferenza stampa martedì 14 gennaio in Anci
Raccolte molte adesioni di rappresentanti di istituzioni, del mondo produttivo, e di amministratori locali: il presidente di Anci Decaro, quello del Cn Bianco, il vicepresidente vicario Pella, il coordinatore piccoli Comuni Castelli e tra gli altri i sindaci di Milano, Napoli, Bologna e Firenze.
Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È la convinzione alla base del Manifesto Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica, che vede tra i suoi promotori: Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Vincenzo Boccia, presidente Confindustria; Francesco Starace, Ad Gruppo Enel; Padre Enzo Fortunato, Direttore Sala Stampa Sacro Convento Assisi e Catia Bastioli, Ad di Novamont.
L’iniziativa verrà presentata martedì 14 gennaio alle ore 14,30 in una conferenza stampa, presso la Sala Conferenze di Anci (Via dei Prefetti, 46 – Roma), con il presidente del consiglio nazionale Enzo Bianco, il vicepresidente vicario Roberto Pella, il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci e Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.
Il documento ha già raccolto molte adesioni di rappresentanti di istituzioni, del mondo economico e produttivo e della cultura, e di molti amministratori locali: il presidente di Anci Antonio Decaro, quello del Cn Enzo Bianco, il vicepresidente vicario Roberto Pella, il coordinatore Anci dei piccoli Comuni Massimo Castelli e tra gli altri i sindaci di Milano Giuseppe Sala, Napoli Luigi de Magistris, Bologna Virginio Merola e Firenze Dario Nardella.
Il manifesto evidenzia che la green economy rende più competitive le nostre imprese e produce posti di lavoro affondando le radici, spesso secolari, in un modo di produrre legato alla qualità, alla bellezza, all’efficienza, alla storia delle città, alle esperienze positive di comunità e territori.