Era la primavera del 1864 quando Tito I Ricordi – titolare dell’omonima casa editrice musicale – e Arrigo Boito, insieme ad altri protagonisti della vita culturale milanese, finalizzavano la nascita della Società del Quartetto di Milano, con lo scopo di diffondere la musica da camera e sinfonica, in un periodo storico dove il melodramma sembrava esercitare un dominio assoluto negli spettacoli del Bel Paese. Tanti anni sono passati e da allora la Società del Quartetto non ha smesso di contribuire con la sua importante proposta artistica, unendo la sua storia a quella della città di Milano (da cui ha ricevuto, nel 2014, la massima onorificenza cittadina con il conferimento dell’Ambrogino d’oro) e contribuendo a formare l’identità culturale italiana fino ad arrivare ad oggi, dove è considerata, nel suo ambito, una delle più antiche e prestigiose realtà del nostro Paese.
Nel corso degli anni la Società del Quartetto di Milano si è distinta per la capacità di portare nel nostro Paese interpreti di spicco del panorama musicale internazionale insieme a giovani promesse, mossa da uno spirito di ricerca e curiosità. Ancora adesso la Società persegue con le iniziative musicali che hanno segnato la sua popolarità, con una media di circa 90 concerti all’anno, aprendole però anche al pubblico cittadino, che si mescola con i Soci, aumentando la percezione della Società del Quartetto come istituzione amata dai milanesi nonché componente vitale del patrimonio culturale della città.
Il legame con il territorio è percepibile anche attraverso le tante relazioni attivate dalla Società del Quartetto, la quale si posiziona sempre più all’interno di un ecosistema multidisciplinare che costruisce dialoghi inediti da esplorare. A partire dalla collaborazione con FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che ha consentito alla Società meneghina di portare i propri concerti all’interno di residenze storiche o di altri spazi culturali gestiti appunto dal FAI. L’iniziativa, che vuole alimentare una sorta di turismo diffuso nel territorio italiano, vede la creazione di veri e proprio percorsi esperienziali, che uniscono la visita guidata del bene che ospita l’evento (accompagnata da esperti come storici dell’arte) alle note del concerto organizzato dalla Società del Quartetto, spesso in partnership anche con altre organizzazioni capaci di arricchire questo viaggio sensoriale. Molto importante per la Società del Quartetto è il tema dell’accessibilità del contenuto: i percorsi organizzati infatti vogliono essere vivibili e visitabili da tutti.
La Società del Quartetto di Milano ha dato vita a collaborazioni territoriali importanti anche per quanto riguarda gli aspetti di formazione, molto cari alla Società come dimostrato dagli spettacoli riservati agli studenti e dall’apertura delle prove per consentire di vivere il momento come una vera e propria lezione. Inoltre, agli studenti dello IED – Istituto Europeo di Design, è affidata la documentazione fotografica degli eventi, mentre a quelli dell’Università IULM la documentazione audiovisiva.
Il dialogo con la propria comunità ha portato la Società del Quartetto a sensibilizzare nel tempo la propria attenzione verso il sociale: oltre a destinare parti del ricavato dei concerti alle persone più fragili (insieme a posti riservati per assistere agli spettacoli), la Società propone – con la Fondazione di Comunità di Milano – concerti in streaming per allietare i pazienti degli ospedali e delle case di riposo tramite il nuovo progetto “Quartetto diffuso”.
Società del Quartetto di Milano
Palazzo Durini, Via Durini, 24
20122 Milano – MI
tel. +39 02 795393