Rapporto GreenItaly: in Italia 3,3 mln di green jobs, il 13,8% degli occupati (AgenziaCULT) - Roma, 11 nov - Il Rapporto GreenItaly, arrivato alla sedicesima edizione, è realizzato dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Al rapporto hanno collaborato Conai, Novamont, Ecopneus, Enel e molte organizzazioni e oltre 20 esperti. È stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Andrea Prete, presidente Unioncamere; Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica; Alessandro Rinaldi, vice direttore generale Centro Studi Guglielmo Tagliacarne; Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere. Sono intervenuti Francesco La Camera, direttore generale IRENA; Giulia Gregori, Responsabile Corporate Strategy Implementation and Engagement Novamont; Giuseppina Carnimeo, direttore generale Ecopneus; Simona Fontana, direttore generale CONAI; Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel; Angelica Agosta, comitato scientifico Fondazione Symbola. "I dati del 16° Rapporto GreenItaly confermano la concretezza dell'invito del Presidente Mattarella a fare della transizione verde e della decarbonizzazione un importante fattore di competitività. C'è un'Italia che può essere protagonista con l'Europa alla COP30 a Belèm: fa della transizione verde un'opportunità per rafforzare - dichiara il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci - l'economia e la società. Nel Rapporto GreenItaly si coglie un'accelerazione verso un'economia più a misura d'uomo che punta sulla sostenibilità, sull'innovazione, sulle comunità e sui territori. Siamo una superpotenza europea dell'economia circolare e questo ci rende più competitivi e capaci di futuro. Possiamo dare forza a questa nostra economia e a questa idea di Italia grazie alle scelte coraggiose compiute dall'Unione Europea con il Next Generation UE e al PNRR. La burocrazia inutile ostacola il cambiamento necessario, ma possiamo farcela se mobilitiamo le migliori energie del Paese senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, come recita il Manifesto di Assisi, promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento". "La transizione green non è più soltanto una scelta etica o ambientale: è il nuovo spazio dove si misurano competitività, produttività e capacità industriale dei Paesi. Oggi lo vediamo con chiarezza: le imprese che investono con oculatezza e concretezza in tecnologie net-zero, dall'efficienza energetica ai materiali circolari, dai sistemi fotovoltaici di nuova generazione all'idrogeno, non solo riducono le emissioni ma performano meglio", ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che ha aggiunto "nostre analisi recenti mostrano che le aziende europee che detengono brevetti in tecnologie green strategiche registrano in media un livello di produttività più alto del 17%, e questo effetto è ancora più marcato nei settori tradizionali. Il green, quindi, può rappresentare un moltiplicatore di valore. Il vero limite oggi -ha sottolineato il presidente- non è la volontà delle imprese, che in Italia stanno dimostrando di credere nella sostenibilità come leva di crescita, ma la disponibilità di professionisti qualificati. Le imprese incontrano difficoltà di reperimento per oltre la metà dei profili green jobs ricercati, e questo blocca gli investimenti. Per questo la sfida non è "se" fare la transizione, ma "come" farla diventare un fattore di competitività nazionale".
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