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  • Chiara Colli, Battiti / Rai Radio 3. Dati di mercato forniti da Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI)

È una continuità nel segno di un progressivo ma ormai definito cambiamento, quella che connota l’attuale fotografia del comparto musicale italiano. Per il settimo anno consecutivo il mercato discografico è in crescita con un incremento dell’8,5% nel 2024, che ci posiziona ancora come il terzo più importante dell'Unione Europea dopo Germania e Francia. Lo streaming resta l’elemento trainante, rappresentando il 67% dei ricavi complessivi con una crescita del 13,5% e gli abbonamenti alle piattaforme di streaming ancora come quota più rilevante (+17,1%), grazie all’offerta di un accesso illimitato a cataloghi sempre più ampi e diversificati. Segno più anche per il segmento del video streaming (+14,1%) e dei diritti connessi (+ 2,6%); flessione solo del download (-12,7%) e delle sincronizzazioni (-4,8%). Diminuzione, quest’ultima, che può essere letta come il risultato di una competizione sempre più intensa nel mercato delle licenze musicali e di una lieve riduzione degli investimenti in questo ambito. Il supporto fisico resta un tassello importante ricoprendo il 13% dei ricavi totali nonostante, nel complesso, abbia registrato un calo del 2,1%, imputabile alla sostituzione del Bonus Cultura con le nuove Carte Cultura, che hanno incentivato in misura minore l'acquisto di musica registrata: il vinile resta comunque un supporto caro agli italiani, con una crescita del 6,8% che in questo caso ci pone come l’ottavo mercato a livello globale[1].

Coerentemente con quanto evidenziato negli ultimi anni, tre sono gli aspetti principiali che caratterizzano la lenta ma nitida trasformazione del consumo musicale in Italia nell’ultimo decennio, quello che potremmo considerare dell’affermazione della “musica liquida”[2]. Il primo: la predominanza del repertorio locale che, negli ultimi dieci anni, è passato dal 59% all'84% degli spazi all'interno della classifica annuale. Il secondo: l’importanza dei ricavi dalle royalty della musica italiana all'estero, con una crescita del 140% in soli cinque anni. Fra le etichette traino di entrambi i fenomeni, ancora Bomba Dischi (Roma) che, a conferma di questa tendenza, nel settembre 2024 ha organizzato a Parigi Les Nuits De La Bomba, festival di due giorni con artisti del proprio catalogo (Calcutta, Giorgio Poi, Ariete, Franco126 tra gli altri).

Il terzo aspetto: un grande ricambio generazionale dei consumatori e degli artisti, che non si è registrato in modo così radicale in altri comparti dell'industria culturale italiana. Dal 2014 al 2024, l'età media dei nomi presenti nella Top Ten annuale è diminuita del 31,7%[3]. Un dato che ormai da diverse edizioni trova riscontro negli ascolti della kermesse musicale italiana più nota al mondo, Sanremo, con un pubblico che nel 2025 ha raggiunto in media l’84,3% di share per la fascia tra i 15 e i 24 anni, con un picco dell’88,4% nella finale. Un’edizione che, anche a livello di interazioni social, è risultata la più giovane di sempre, grazie al 66% di audience compreso tra i 14 e 35 anni, che ha consentito una crescita delle interazioni social pari a +40% rispetto al 2024[4]. Ma la tendenza all’abbassamento dell’età media del pubblico si riscontra anche in un contesto diametralmente opposto a quello della musica pop, come l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, tra le più antiche istituzioni musicali del mondo, fondata nel 1585. Nella stagione 2023/24, nell’ambito di un generale incremento di pubblico (+27%) e degli incassi (+42%), è riuscita ad aumentare anche la presenza dei giovani under 35 - grazie a formule di biglietteria e attività pensate ad hoc – con un’età media del pubblico che oggi è di 12 anni inferiore rispetto al 2017[5].

Un cambio di modelli di consumo che, più in generale, si accompagna a una fruizione basata più sull’accesso che sul possesso e che guarda più alle novità che al catalogo (nel 2024, l'82% di streaming proviene da brani pubblicati dal 2010 in poi)[6]. Rispetto alla produzione discografica si definiscono e confermano alcune tendenze. Nel contesto di un generale rafforzamento o incremento di interesse verso le musiche tradizionali delle proprie terre d’origine, con artisti che recuperano elementi popolari o legati al folklore, spicca a livello locale e nazionale la fiorente scena napoletana: l’elettronica di Liberato (Bomba Dischi), il rap di Geolier, il cantautorato in dialetto de La Niña e Ste (prodotta dall’etichetta napoletana Tendent’s, focalizzata sulla produzione e digital strategy per artisti emergenti e affermati, soprattutto nell’area urban, pop e hip hop), la disco funk mediterranea di Pellegrino & Zodiaco (prodotto dalla napoletana Early Sounds, punto di riferimento per la diffusione del cosiddetto "suono Napoliterraneo") e Bassolino (prodotto da due etichette discografiche: la berlinese Jakarta Records e la napoletana Periodica Records, che rappresentano rispettivamente la scena internazionale e quella partenopea dedicata alla "neapolitan electronics e funk music"), il pop alternativo di Thru Collected (Bomba Dischi).

Dall’underground, si affaccia a livello più emerso l’hyperpop - intersezione tra pop/cantautorato ed elettronica/mondo digitale, prodotto da artisti molto giovani e veicolato soprattutto attraverso social (Twitch) e piattaforme di streaming (Soundcloud), un genere definito il “Pop post pandemia della Gen Z”. Tra i casi più rappresentativi del fenomeno, che hanno fatto anche da apripista, Pop X (Bomba Dischi) e Arssalendo (prodotto dalla milanese Grazie1000). Una scena frastagliata e in continuo divenire, fotografata nel 2024 dalla raccolta Pseudotape vol. 3: Pseudomania[7].

Infine, l’apertura di diversi artisti più sperimentali alle contaminazioni con le musiche dal mondo (cumbia, afrobeat, suoni mediorientali e musiche sudamericane). Tra questi Go Dugong (prodotto da 42 Records, nata sull’asse Bologna/Roma e divenuta etichetta di riferimento della scena indie italiana), Archivio Futuro (La Tempesta, etichetta discografica indipendente di Pordenone fondata dai Tre Allegri Ragazzi Morti), Cacao Mental (La Tempesta), Laura Agnusdei (prodotta dalla bolognese Maple Death Records, tra le etichette underground più influenti degli ultimi anni che puntano su sonorità sperimentali e non convenzionali che spaziano tra noise, avant-pop, punk, psichedelia, industrial e rock’n’roll). In particolare, con il suo secondo album Flowers Are Blooming In Antarctica, Laura Agnusdei – sassofonista e compositrice, classe 1991 – unisce la ricerca sonora tra jazz e musica esotica, con un interesse per le tematiche ambientali, e in particolare il cambiamento climatico, in chiave fantascientifica. L’album è anche la prima uscita della collana Opale, che esplora nuove sinergie a livello di distribuzione nell’interazione tra musica e fumetto: una collaborazione tra l’etichetta Maple Death e la casa editrice Canicola (Bologna), che si caratterizza per formati, contenuti e linguaggi innovativi, un progetto nato per valorizzare artisti dell’Emilia-Romagna[8]. Un altro esempio delle nuove, possibili interazioni tra musica, fumetto e arti multimediali, è stata Tre Allegri Ragazzi Morti EXPO, mostra evento con musica, fumetti, animazioni e installazioni, curata da Paola Bristot per il trentennale della formazione guidata dall’illustratore Davide Toffolo, ospitata da novembre 2024 a marzo 2025 al Palazzo del Fumetto di Pordenone. Nell’ambito della transizione ecologica, il 25 agosto 2024 si è svolto un evento storico e possibile modello futuro rispetto alla riduzione dell’impatto ambientale degli eventi dal vivo: il concerto a Bristol Act 1.5 dei Massive Attack, formazione da sempre impegnata sul fronte della sensibilizzazione delle tematiche ambientali e sociali. Un evento in cui, anche grazie alla collaborazione con il Tyndall Centre for Climate Change Research, i Massive Attack sono riusciti a ridurre le emissioni di carbonio del 98% rispetto a un concerto tradizionale. Tra le strategie: la sostituzione del sistema di generatori diesel con uno a batterie; un servizio di catering completamente vegano, con una riduzione del 89% delle emissioni legate al cibo; la predisposizione di mezzi elettrici gratuiti, tra cui navette e treni extra. Nel 2025 i Massive Attack saranno in tour in Italia, con una data al Medimex di Taranto che potrebbe rappresentare un’opportunità per sensibilizzare il pubblico italiano sull’importanza di rendere la musica dal vivo più sostenibile[9].

Tra gli artisti italiani, a mettere al centro il tema della sostenibilità nei propri tour, c’è ancora una volta Elisa, in coerenza con quanto fatto nel tour del 2022. A giugno di quest’anno, infatti, la cantante friulana di fama internazionale ha speso molte energie per abbassare l’impatto del suo concerto a San Siro, avvalendosi della collaborazione di numerosi soggetti, tra cui il Comune di Milano, Music Innovation Hub - polo per l’innovazione della filiera musicale italiana con sede a Milano - e Fondazione Cariplo. A partire dalla criticità maggiore riscontrata nel precedente tour legata all’alimentazione del palco: questa volta l’energia utilizzata è stata fornita dal biofuel Hvo, un composto da materie di scarto e biomasse agricole che ha ridotto le emissioni del 70%. Biocombustibile che oggi costa il 35% in più e per questo non è ancora molto utilizzato nel settore; tuttavia, se si diffondesse maggiormente, le economie di scala lo renderebbero conveniente. A questo si è aggiunto il potenziamento dei mezzi pubblici, una raccolta differenziata più efficace, una campagna di riuso dei vestiti e la riqualificazione di una ex cava, grazie all’uso di piante che ripuliscono il terreno dagli agenti inquinanti (dove rinascerà il parco Plantasia). Il lento processo di consapevolezza e divulgazione rispetto alla riduzione dell'impatto ambientale della musica dal vivo trova un possibile fronte di sviluppo nella nascita a inizio di quest’anno della rete coritmi, formata da Fondazione Roma Tre, Teatro Palladium, Eticae-Stewardship in action e Margine Operativo. La rete segue attualmente due progetti, sostenuti dal Ministero della Cultura, tra cui “R.E.T.E – Riuso, ecologia, tecnologia, empowerment nella gestione sostenibile degli eventi di spettacolo (2024/2025)”, che ha presentato un Protocollo per gli eventi sostenibili nel mondo culturale durante il convegno Musica Sostenibile a Roma.

Nell’ambito della produzione discografica, l’innovativa startup Greenyl (San Giuliano Milanese), torna a far parlare di sé con un’uscita importante. L’azienda che produce i primi vinili PVC-free in Italia, grazie a un composto in plastica certificato al 99% e prodotto con l’80% di energia rinnovabile da pannelli fotovoltaici, nel marzo del 2025 ha pubblicato le ristampe di cinque album degli anni 80 di Adriano Celentano.

Tra i festival che hanno aperto a una riflessione sull'impatto ambientale degli eventi musicali, oltre ai già menzionati Sherwood (Padova), Heroes (itinerante), Tones On The Stones (Verbano-Cusio-Ossola), Elementi (Emilia-Romagna), dal 2023 Green Days (Saluzzo, Cuneo) esplora la tematica della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) attraverso i linguaggi della musica, del cinema, del teatro e dell’arte. Organizzato dall'associazione Ratatoj APS e con una forte vocazione divulgativa, per la sua terza edizione ha collaborato con il progetto RobinWood, impegnato nella tutela e cura dei boschi del territorio circostante, avviando un progetto per la creazione di un bosco[10]. A fronte di un consumo musicale sempre più veloce e veicolato dai social network, quelli della transizione ecologica, dell’inclusività e del “gender gap” nel comparto musicale restano ambiti in cui i modelli del passato sono nel pieno di una lunga e lenta evoluzione. Il tema della parità di genere e della presenza femminile in ogni settore produttivo inizia a dare segnali di una discussione in atto ormai da anni. Due nomi su tutti: Caterina Barbieri - compositrice e musicista nata a Bologna nel 1990, tra i nomi più autorevoli nell'ambito dell'elettronica internazionale contemporanea - nominata Direttrice Artistica del Settore Musica della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026. Marta Salogni, produttrice e ingegnere del suono originaria di Brescia ma da anni attiva con il suo studio a Londra, pluripremiata a livello internazionale, nel 2024 ha ricevuto anche il premio di “Produttrice dell'anno” nell'ambito della prima edizione italiana dei “Billboard Women in Music”, destinato alle donne che lavorano nella musica finalmente istituito anche in Italia. Gli esempi di donne in ruoli finora generalmente ricoperti da uomini, seppur ancora in netta minoranza, corrispondono al tentativo di trovare nuovi modelli e riferimenti efficaci, sensibilizzando rispetto alla necessità di una compensazione del profondo squilibrio della presenza di artiste nelle classifiche, negli eventi dal vivo, di professioniste in ambiti come quello della produzione o della direzione artistica, rispetto ai loro corrispettivi maschili. Al movimento internazionale Keychange, nato nel 2019 per “contribuire alla trasformazione della industria musicale incoraggiando l’assoluta parità di genere” e da qualche anno attivo anche in Italia in sinergia con Music Innovation Hub[11] e FIMI, si unisce a livello globale Spotify Equal, campagna mondiale che promuove la parità e celebra il contributo delle donne nel mondo dell’audio. Il programma prevede supporto concreto sulla piattaforma e sui canali editoriali di Spotify, con un aumento di visibilità sia nel Paese d’origine sia a livello internazionale, anche attraverso le playlist Equal Global e quelle locali, tra cui Equal Italia[12]. Tra le ambasciatrici della versione italiana del progetto: Madame, Clara, Laura Pausini, Loredana Berté, Raffaella Carrà e BigMama. Dal punto di vista dei numeri, in Italia Equal ha raggiunto 144 milioni di ascolti totali delle playlist sulla piattaforma con un aumento del 18% degli ascolti delle cantanti italiane tra 2022 e 2023. Giunto alla sua undicesima edizione nel 2025, Linecheck Music Meeting and Festival, cuore pulsante della Milano Music Week[13], è l’evento di riferimento per i professionisti della musica su alcuni dei temi di attualità sopra menzionati (inclusione, parità di genere, transizione ecologica, social network e trend musicali) offrendo panel, sessioni di matchmaking, workshop, tavole rotonde e showcase che permettono agli operatori del settore – italiani e internazionali - di incontrarsi, scambiare idee e avviare collaborazioni. Più in generale, la Milano Music Week rappresenta un momento chiave per il comparto, mettendo assieme, tra i suoi partner promotori, i rappresentanti dell’industria musicale italiana in tutti i suoi settori (Fimi, Assoconcerti, Assomusica, Nuovo Imaie e Siae) e offrendo un importante occasione di networking.

Il settore musicale è anche quello in cui la rapida evoluzione dell'Intelligenza Artificiale sta creando le sfide maggiori: relativamente al diritto d'autore e alla possibilità che la tecnologia sia una risorsa e non un limite per la creazione artistica. Il tema è stato affrontato alla fine marzo 2025 in occasione del convegno Musica e intelligenza artificiale: opportunità, rischi e la sfida della regolamentazione, organizzato da SIAE e FIMI e ospitato dal Ministero della Cultura. Un confronto che vede tre attori principali - artisti ed industria musicale, settore tecnologico e istituzioni – che ha preso le mosse dall’approvazione, pochi giorni prima da parte del Senato, del DDL relativo all’AI che mira a normare lo sviluppo tecnologico dei modelli, sia riguardo la tutela del diritto d’autore sia in materia di professioni intellettuali. Secondo il CEO di FIMI Enzo Mazza, è necessario immaginare modelli di business che garantiscano all’intera filiera di beneficiare delle innovazioni: permettendo, da un lato, che i titolari dei diritti raggiungano un’equa remunerazione, dall’altro consentendo alle piattaforme di sviluppare le proprie potenzialità, ad esempio per mezzo di licenze specifiche. La regolamentazione sembra essere tanto imprescindibile quanto complessa: secondo SIAE e FIMI, dal punto di vista normativo lavorare su provvedimenti che riguardino la fase di input sarebbe più efficace nel tutelare gli aventi diritto; secondo Google, sarebbe preferibile concentrarsi sui meccanismi di opt-out a livello internazionale per facilitare la nascita di nuovi operatori e non favorire solamente le realtà già consolidate sul panorama dell’AI generativa[14]. Ancora in ambito tecnologico, tra le startup più innovative nate negli ultimi mesi si distinguono Forte! (Saluzzo) e Ticketoo (Lazio). La prima, nata nel maggio 2024, velocizza e migliora il lavoro di chi si occupa di produzione e post-produzione musicale con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, concentrandosi in particolare sull'automatizzazione nella preparazione al lavoro di mixing[15]. La seconda, nata nel 2022, si occupa di vendita sul mercato secondario di biglietti per concerti, trasporti ed eventi sportivi attraverso una piattaforma digitale creata proprio per la compravendita sicura e trasparente di ticket tra privati. Attraverso un’applicazione consente di vendere, acquistare, ma anche rivendere a un altro fan il proprio biglietto in caso di imprevisto, senza perdere così i soldi spesi. Il progetto è stato pensato e realizzato con l’intento di incentivare uno scambio sicuro e semplice tra utenti, oltre che di promuovere un consumo sostenibile attraverso la rivendita di soli titoli digitali[16]. Se l'intelligenza artificiale viene percepita da molti artisti e case discografiche come un possibile limite alla creatività e al rispetto del diritto d'autore, c'è chi ribalta il punto di vista anche parlandone nella propria musica. È il caso di Marracash, che nel suo ultimo album È finita la pace, in gran parte incentrato sulla perdita dell'autenticità e la dimensione sempre più performativa dell'individuo contemporaneo, ha incluso un brano intitolato Mi sono innamorato di un AI: secondo l’artista, in un contesto ipercapitalistico disumanizzante, il problema non è l'intelligenza artificiale in sé ma l'adattamento dell'uomo a una mentalità algoritmica, sempre alla ricerca di ciò che sia più redditizio e perfomativo.

Tra provocazione e riflessione, il 2025 ha visto anche la nascita di Saremo AI Music Festival (Bologna), primo festival in cui ogni elemento – canzoni, cantanti, immagini e strategie di comunicazione – è stato creato e gestito dall’intelligenza artificiale. La vera innovazione risiede nella gestione integrata da parte dell’AI di tutto il sistema di comunicazione del Festival: ogni cantante virtuale è gestito da un manager AI dedicato, un agente AI che genera ogni giorno i post social e modifica la strategia comunicativa del proprio cantante in funzione della posizione in classifica e delle reazioni degli utenti sui social. Ciliegina sulla torta, le notizie e le polemiche, generate anch'esse dall'intelligenza artificiale[17]. Un festival virtuale che nasce proprio durante un'edizione che dal punto di vista delle canzoni e degli artisti in gara, sembra aver mostrato meno audacia rispetto al passato recente, con testi e musiche poco innovativi e un'età media lievemente più alta delle precedenti. Una tendenza che però non ne ha intaccato il successo complessivo, con numeri che continuano a essere molto alti, sia come ricavi pubblicitari, sia come spettatori medi per puntata che per coinvolgimento dei giovani.

 

Suggerimenti per il lettore:

  • Julie Ackermann, Hyperpop, Produzioni Nero, 2025
  • Shain Shapiro, Ecosistemi musicali. Come la musica può migliorare i luoghi in cui viviamo, EDT, 2024
  • Alberto Piccinini e Giovanni Robertini, Maxi-rissa. I diari della trap, Nottetempo, 2025

 

[1]IFPI e FIMI, Global Music Report, 2025.
[2] Ibidem.
[3] Ibidem.
[4] Nell’edizione scorsa, lo share medio del pubblico giovane (15-24 anni) era lievemente superiore, con l’85,2%. Enzo Mazza, Sanremo 2025: il trionfo della “total audience” digitale, Agenda Digitale, 17.02.2025.
[5] Giovanna Mancini, Accademia di Santa Cecilia, incassi aumentati del 42% nel 2023. In crescita i giovani, Il Sole 24 Ore, 3.09.2024.
[6] IFPI e FIMI, Global Music Report, 2025.
[7] Gabriele Vallaro, Pseudospettri - Pseudotape vol. 3: Pseudomania, Rockit, 16.06.2024.
[8] Emilia Romagna Music Commission, Flowers Are Blooming In Antarctica, 31.01.2025.
[9] Riccardo Liguori, Il concerto vegano dei Massive Attack batte record mondiale di basse emissioni, Green Me, 10.03.2025.
[10]Cinema Teatro Magda Olivero, Green Days Festival 2025: Presentazione 3° edizione, 6.03.2025
[11] FIMI, Parità di genere: in Italia arriva Keychange, il progetto che sta rivoluzionando il ruolo delle donne e delle minoranze di genere nella music industry mondiale, 8.08.2019
[12] Da Spotify iniziative per promuovere nuovi talenti e parità di genere, Il Sole 24 Ore, 8.07.2024
[13] Settimana dedicata alla musica, nata nel 2017 dalla volontà del Comune di Milano, Assomusica, FIMI, Nuovo Imaie e SIAE
[14] Davide Poliani, Musica e AI in Italia, prove tecniche di collaborazione, Musicbiz, 25.03.2025
[15] Forte! chiude un round pre-seed da 320mila euro, Startup-news, 13.11.2025
[16] In che modo questa startup sta contrastando il fenomeno del bagarinaggio, Forbes, 8.03.2024
[17] https://saremofestival.ai/

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