ROMA - Consumare meno e meglio l'energia non solo riduce le emissioni di anidride carbonica, ma permette alle imprese di essere più competitive perché libera risorse economiche da destinare al proprio processo produttivo. Parte con questi obiettivi il primo Patto per diffondere in modo capillare su tutto il territorio la cultura dell'efficienza energetica alle piccole e medie imprese. A lanciarlo sono Unioncamere con Energy Service Company (Esco), Enea e il Gse, il Gestore dei Servizi Energetici (Gse), che avvieranno un percorso di sensibilizzazione con le diverse realtà del territorio. Una sorta di road show dell'energia, con convegni in tutte le regioni per insegnare a contenere consumi, emissioni in atmosfera e costi in bolletta, che proseguirà con incontri di informazione e formazione per i titolari delle piccole imprese e gli Energy Manager sull'opportunità di realizzare diagnosi energetiche e interventi.
Ridurre, ad esempio, di 1 chilowattora il proprio consumo elettrico, significa evitare l'emissione in atmosfera di circa 320 grammi di anidride carbonica, che diventano circa 600 se si considera il ciclo di vita di tutte le attività indotte dalla generazione elettrica. Il settore dell'efficienza energetica sta assumendo un crescente ruolo strategico per lo sviluppo economico, culturale e sociale. La ricetta è saper ottimizzare il proprio fabbisogno, perché l'energia non deve essere vista solo come voce di costo, ma come fattore di competitività.