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LifeGate sarà media partner al Seminario Estivo di Symbola e Festival della Soft Economy, in programma dal 5 al 9 luglio a Macerata e Treia

Milano, 04 giugno 2016 - LifeGate, media network e advisor per lo sviluppo sostenibile delle persone e delle imprese in Italia, aderisce a Symbola - Fondazione per le qualità italiane e valorizza il suo ingresso nel forum degli associati inaugurando una speciale media partnership. LifeGate, infatti, seguirà il Festival della Soft Economy e il Seminario Estivo di Symbola dal 5 al 9 luglio a Macerata e Treia, raccontando i due eventi sul sito www.lifegate.it, i canali social e la radio.

Grazie a questi canali, il Forum potrà raggiungere la community di LifeGate di oltre 5 milioni di persone attente e sensibili ai temi della sostenibilità.

Questa partnership viene da lontano e fonda le sue radici nei valori stessi alla base di LifeGate e in cui il Presidente della Fondazione Ermete Realacci e la Fondazione tutta si riconoscono appieno: la volontà di affermare uno stile di vita più sostenibile tra le persone.
LifeGate, infatti, fin dalla sua fondazione nel 2000, ha perseguito un obiettivo preciso: infondere il desiderio di scelte consapevoli in ogni ambito della propria vita, dall’alimentazione alla salute, dall’energia alla mobilità. É questo alla base del modello di Lifegate: People, Planet, Profit.

Oggi è una realtà unica in Italia: è un media network che, inoltre, supporta le aziende nel loro percorso di sostenibilità, offre consulenza, progetti ambientali e di comunicazione, energia rinnovabile italiana a persone e imprese, progetti di efficientamento energetico e illuminazione a Led.

È stato proprio il forte posizionamento sostenibile di LifeGate e il suo orientamento all’innovazione e allo storytelling green a rendere possibile il suo ingresso nel forum degli associati Symbola concretizzando questo accordo con la media partnership editoriale: un vero e proprio connubio finalizzato a sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la sostenibilità è uno degli asset principali e irrinunciabili della qualità Made in Italy.

“Siamo felici di aver stretto una collaborazione con una realtà autorevole e stimolante qual è Symbola. Da anni seguiamo le iniziative della Fondazione, così importanti nel dare visibilità a un’economia della qualità capace di coniugare l’eccellenza del nostro “saper fare” a una crescita economica che rispetti ambiente, produttività e coesione sociale” - dichiara Enea Roveda, CEO LifeGate. “Abbiamo l’opportunità di sviluppare idee e percorsi comuni e di lavorare insieme alla diffusione dei valori del Made in Italy”.
“LifeGate è network importante, che raccoglie una comunità attenta ai valori della sostenibilità, dell’economia circolare e della qualità, centrali anche nella nostra attività” commenta Domenico Sturabotti, Direttore di Symbola. “La voce di Symbola troverà in LifeGate una valida cassa di risonanza capace di amplificare i suoi messaggi di sviluppo responsabile”.

Symbola è la Fondazione per le Qualità Italiane. Nasce nel 2005 con l’obiettivo di promuovere la soft economy: un’economia della qualità in grado di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale. Symbola è un movimento culturale la cui originalità sta nel mettere in rete soggetti diversi fra loro: personalità del mondo economico e imprenditoriale, della cittadinanza attiva, delle realtà territoriali ed istituzionali, del mondo della cultura. E’ la lobby delle qualità italiane che parla alla politica, all'economia e alle istituzioni per indirizzare lo sviluppo del Paese verso la qualità e la sostenibilità.

LifeGate, fondata nel 2000 da Marco Roveda, precursore del biologico con Fattoria Scaldasole, è media network e advisor per lo sviluppo sostenibile, e punto di riferimento per la sostenibilità in Italia. Supporta le aziende nel loro percorso di sostenibilità, offre consulenza, progetti ambientali e di comunicazione, progetti di efficientamento energetico, fornitura di energia rinnovabile e gas naturale, illuminazione a Led. LifeGate si avvale di un network di informazione che conta su una community di oltre cinque milioni di persone.

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Il 93% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio di gusto e biodiversità che fa da traino anche al turismo, con 2 italiani su 3 (65%) tra coloro che andranno in vacanza che visiteranno un borgo nell’estate 2024, secondo Ixe’. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni.

Il rapporto analizza e racconta i fattori più significativi della competitività del nostro Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti che non vengono colti dagli indicatori economici più diffusi, sottolineando l’importanza della collaborazione per le imprese. La coesione migliora il legame e il radicamento nelle comunità e nei territori, accresce il senso di appartenenza e soddisfazione di vita dei dipendenti, il coinvolgimento e il dialogo con i clienti.

Il rapporto ci porta alla scoperta delle oltre 250 specie di alberi monumentali che popolano il Paese, che mostra inoltre una speciale relazione tra i piccoli comuni e i monumenti italiani, raccolti in un censimento in continua crescita grazie al lavoro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Su un totale di 4.287 alberi monumentali individuati ad aprile 2024 sul territorio italiano, 2.107 si trovano nei piccoli comuni. Sono inoltre 1.548 i comuni italiani con almeno un albero monumentale, di questi 962 sono piccoli comuni. Guardando allo specifico delle regioni, il primato per numero totale di alberi monumentali spetta al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti verdi, di cui quasi la metà, 209, nei piccoli comuni.

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

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