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Parole tabù “come meticciato” vengono pronunciate a Symbola, il luogo del confronto che mette al centro il dibattito su economia e ambiente, e fa da supplente alla politica ha scelto come titolo “Da soli non si può” . Lo dice chiaramente anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, stamattina a Treia per il Seminario estivo
della fondazione: «Il paese è pieno di duri senza contenuti, il pensiero forte si sussurra e non si urla. Il linguaggio è elemento determinante dell’identità. La coesione nazionale si fonda sul lavoro. Nella ricostruzione del dopoguerra si diceva prima le fabbriche e poi le case. Oggi lanciamo il patto della fabbrica, no salario minimo ma più soldi in busta paga con gli sgravi fiscali. Il ruolo della contrattazione è centrale e come corpi intermedi stiamo facendo quello che la politica non fa, i ruoli sono capovolti. Puntiamo sull’inclusione dei giovani soprattutto al sud e detassiamo i premi di
produzione. Questa è la nostra ricetta per riavere certezza del futuro».

La giornata conclusiva del seminario mette insieme impresa e terzo settore. Gino Sabatini esalta il ruolo della nuova Camera unica regionale che presiede, e punta sui giovani: «Quest’anno si sono diplomati i primi millennials, giovani, cultura e ambiente sono i driver su cui puntare». Il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini parla del coraggio di decidere: Qui abbiamo lanciato la “Shoes valley” con l’aiuto di esperienze già di successo di amici di altre regioni, un brand di territorio che ha radici antiche. Il 20 luglio festeggiamo i 75 anni della nostra associazione, nata con la guerra ancora in corso per la lungimiranza dei nostri imprenditori».

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Dal forno di Ripe alla Shoes Valley, il manifesto di Symbola Boccia: «Più soldi in busta paga» - Gabriele Censi | CronacheMaceratesi.it

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