Istituito nel 2007, il Centro Nazionale Sangue è un ente che opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità, il cui principale compito è quello di coordinare le attività trasfusionali al fine di garantire l’autosufficienza nazionale. Ogni anno, infatti, il CNS fornisce al Ministero i dati per redigere il Programma di Autosufficienza Nazionale che, analizzando i fabbisogni di sangue e farmaci emoderivati, stabilisce i livelli di produzione necessari, i finanziamenti e le compensazioni. Per raccogliere le informazioni il CNS si avvale del Sistema Informativo dei Servizi Trasfusionali, che fornisce dati sulla vigilanza e sulle singole regioni. Il sistema prevede infatti che il plasma raccolto a livello locale, sia inviato dalle amministrazioni regionali alle aziende farmaceutiche per la sua trasformazione. Questo plasma viene lavorato in ciclo separato e torna quindi indietro senza essere mischiato con plasma di altra derivazione territoriale, garantendo l’assoluta sicurezza e tracciabilità. Sebbene i controlli spettino alle Regioni, gli ispettori vengono formati e aggiornati presso il Centro Nazionale Sangue. Altra importante funzione del CNS è quella di promuovere la donazione attraverso campagne ed eventi. In questo senso, il CNS ha avanzato la candidatura presso l’OMS, risultata poi vincente, per ospitare il prossimo World Blood Donor Day, che si terrà a Roma nel giugno 2021. Infine, il centro svolge anche un ruolo di cooperazione internazionale, organizzando le cessioni delle eccedenze di emoderivati a paesi bisognosi.
Il suo principale compito è quello di coordinare le attività trasfusionali al fine di garantire l’autosufficienza nazionale