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di Massimiliano Smeriglio

I settori creativi e culturali, oltre a rappresentare un fattore chiave di crescita sociale e civile, sono un importante driver di sviluppo sul piano economico. Tuttavia, gli strascichi della pandemia insieme al perdurare del conflitto e all’inflazione che non accenna a diminuire, rendono fondamentale il supporto delle politiche pubbliche tanto a livello nazionale quanto a livello europeo.  Numerosi sono gli strumenti e le iniziative europee dedicate al settore culturale e creativo, tra cui spiccano quelle dedicate alla mobilitàà internazionale della filiera, a rinsaldare i legami tra quest’ultima e i mondi della produzione e della tecnologia e sui progetti a sostegno del patrimonio culturale.

 Il 2023 è il terzo anno di implementazione del programma Europa Creativa 2021-2027, che procede con una riduzione del budget complessivo del 20% rispetto al 2022. Dopo un difficile e complesso primo anno, dovuto all'adozione tardiva del regolamento e dei programmi di lavoro annuali, unitamente agli impatti della pandemia COVID-19, il 2022 ha puntato a essere un anno decisivo per dimostrare la capacità del programma di performare a pieno regime per quanto riguarda l'esecuzione del bilancio, mostrando un eccellente tasso di assorbimento a fine anno. Tuttavia, il 2022 ha avuto anche la sua parte di sfide inaspettate ed eccezionali. Oltre agli effetti duraturi della crisi COVID-19, l'aggressione all'Ucraina ha richiesto al programma di adattarsi e di adottare misure appropriate, sia a livello operativo che di bilancio. Nel prossimo futuro, il rapido aumento dell'inflazione è una nuova sfida a cui il programma dovrà far fronte. Tuttavia, tra il 2021 e il 2022 il programma ha finanziato circa 1500 progetti ed ha sostenuto oltre 2600 organizzazioni attive a livello europeo. Il budget totale allocato per il 2023 è pari a 311,7 milioni di euro, di cui: 103 milioni di euro per il sotto-programma Cultura; 180,8 milioni di euro per Media e 28 milioni di euro per la sezione cross-settoriale. Tra le azioni innovative del programma troviamo il bando per la mobilità, nato a seguito del successo del progetto pilota I-Portunus del 2018 e ora inserito nel programma con una vera e propria azione dedicata. L’azione si chiama Culture Moves Europe e, con un budget di 21 milioni di euro, è oggi la modalità di sostegno europeo alla mobilità per il settore culturale di maggior rilievo. Culture Moves Europe sosterrà la mobilità culturale in tutti i Paesi di Europa Creativa: dal 2022 al 2025, circa 7.000 borse di studio saranno assegnate ad artisti, professionisti della cultura e organizzazioni ospitanti dei settori dell'architettura, del patrimonio culturale, del design e del fashion design, della traduzione letteraria, della musica, delle arti visive e dello spettacolo. L’azione prevede due tipologie di sovvenzione: la mobilità individuale e quella per gli artisti in residenza. La prima si rivolge ad artisti e professionisti della cultura che risiedono nei Paesi di Europa Creativa, fornendo loro un sostegno finanziario per realizzare un progetto con un partner internazionale [1]. Ogni anno, tra l'autunno e la primavera, vengono aperti bandi a rotazione per tutti i settori coperti da Culture Moves Europe. L'azione di residenza è rivolta, invece, a organizzazioni e istituzioni dei Paesi di Europa Creativa e ad artisti e professionisti culturali affermati. Permette loro di ospitare da uno a cinque artisti o professionisti della cultura provenienti da altri Paesi di Europa Creativa per un progetto di residenza di durata compresa tra 22 giorni e 10 mesi. [2] Tra il 2023 e il 2025 saranno offerti quattro bandi per ospitare residenze per tutti i settori. Oltre alle novità di Europa Creativa, quest’anno hanno avuto inizio altri progetti europei a sostegno del patrimonio culturale. Nel marzo 2022 la Commissione europea ha avviato un dialogo con gli Stati membri sulla creazione congiunta di un cloud collaborativo per il patrimonio culturale con l’obiettivo di contribuire alla tutela e salvaguardia dei tesori culturali europei attraverso un'apposita infrastruttura digitale. Con un budget previsto di 110 milioni di euro fino al 2025, il programma Orizzonte Europa finanzierà il progetto per la nascita del cloud, un'infrastruttura unica che consentirà una collaborazione transdisciplinare e su larga scala tra specialisti – come studiosi del patrimonio culturale, curatori e archivisti. Fornirà tecnologie all'avanguardia per la digitalizzazione di manufatti, la ricerca di opere d'arte e la documentazione di dati, tutti elementi che faranno progredire in modo significativo e aggiungeranno una nuova dimensione digitale alla conservazione, alla tutela e al restauro del patrimonio culturale.

Anche il settore dei beni culturali sta attraversando una transizione digitale: le tecnologie stanno rivoluzionando i flussi di lavoro, le procedure e le pratiche esistenti. Il cloud risponderà anche alla necessità di sostenere questa transizione e rafforzare ulteriormente la collaborazione e le attività di ricerca e innovazione nel settore. L'obiettivo generale è quello di definire, estendere e accelerare lo sviluppo di una piattaforma per la collaborazione multidisciplinare e multisettoriale sul patrimonio culturale, concentrandosi sui requisiti degli utenti e sulla facilità d'uso, oltre a sostenere un ecosistema digitale aperto che fornisca gli strumenti e i servizi necessari per abilitare e scalare la futura ricerca e innovazione nel settore. Il sostegno UE all’ecosistema creativo e culturale avviene anche tramite l’iniziativa KIC Cultura e Creatività dellIstituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT): una comunità della conoscenza e dell'innovazione ideata per rafforzare i settori e le industrie culturali e creative d'Europa, mettendo in connessione creativi e innovatori e valorizzando il talento di una moltitudine di piccoli attori attraverso il trasferimento di tecnologie, una migliore collaborazione intersettoriale e la loro effettiva integrazione nelle reti di produzione di valore. I primi bandi della KIC Cultura e Creatività sono stati pubblicati nel primo semestre 2023 mentre ulteriori bandi sono previsti nella seconda metà del 2023, per attività che inizieranno a metà del 2024 e nel 2025. Per questa prima tornata il budget disponibile è di 10,45 milioni di euro; un ulteriore stanziamento di 3,45 milioni di euro è previsto nel 2025 per progetti pluriennali. I progetti selezionati verranno integrati nel Business Plan per il 2024-2025. Queste proposte dovrebbero fornire prodotti, processi, servizi o modelli di business innovativi nei settori dell'audiovisivo e dei media, dell'architettura, della moda e del tessile, del design e del patrimonio culturale. I bandi del 2023 includeranno anche opportunità per progetti nel campo dell'istruzione superiore e dell'innovazione sociale. In seguito verranno finanziate iniziative culturali e di imprenditoria sociale che dimostrino un potenziale di innovazione sociale per affrontare le sfide a livello locale e contribuire alla coesione sociale. Il 2023 è un anno di novità anche per il Nuovo Bauhaus Europeo (NEB). L’anno si è aperto con la presentazione della prima relazione sullo stato di avanzamento del NEB, che fa il punto sui risultati ottenuti nei primi due anni dell'iniziativa. Grazie agli oltre 100 milioni di euro di finanziamenti europei già stanziati e provenienti da diversi programmi, sono in corso diversi progetti NEB su piccola e grande scala in tutta Europa. La Commissione prevede inoltre di aumentare i finanziamenti con altri 106 milioni di euro provenienti da Orizzonte Europa solo per il biennio 2023-2024. Inoltre, anche nel 2023 il NEB sarà uno degli obiettivi coperti dai bandi del programma LIFE con un budget totale di 14 milioni di euro; il bando è stato lanciato nell’aprile di quest’anno con due fasi di candidature. I risultati sono attesi per la fine del 2023 e l’inizio del 2024. In questi due anni di attività il nuovo Bauhaus ha creato un'ampia comunità di organizzazioni e cittadini in tutta Europa che lavorano intorno a una visione comune che unisce sostenibilità, inclusione e bellezza. L'iniziativa, con le sue attività chiave – tra cui i Festival NEB [3] e il Laboratorio – è diventata un vero e proprio movimento con una comunità attiva e in crescita in tutti gli Stati membri e con oltre 600 organizzazioni partner ufficiali, che vanno dalle reti europee alle iniziative locali, raggiungendo milioni di cittadini. Nello specifico, il Festival, riunendo persone di ogni estrazione sociale, rappresenta un momento di scambio e incontro; si compone di 4 pilastri distinti: il Forum (una piattaforma per discussioni sul NEB), una Fiera (un laboratorio e una mostra che mettono in evidenza progetti che si allineano ai valori NEB), una Festa (un vero e proprio momento di celebrazione che unisce cultura, arte e convivialità) e diversi Eventi satellite (iniziative organizzate in maniera indipendente a Bruxelles e in altre città europee). Il Laboratorio NEB rappresenta il contesto in cui il NEB viene implementato in progetti concreti e tangibili, concentrandosi sull’apprendimento reciproco e sull’utilizzo dell’esperienza di ciascuno.

Inoltre, sempre nel 2023, la Commissione ha lanciato la Bussola NEB, uno strumento di valutazione che aiuta a capire fino a che punto un determinato progetto incarna l'approccio del NEB. Spiega cosa significano i tre valori fondanti dell’iniziativa, sostenibilità, inclusione e bellezza, in contesti specifici; come possono essere integrati e combinati con i principi della partecipazione e della interdisciplinarietà. Per quanto riguarda l’edizione annuale del Premio NEB, essendo questo l’Anno europeo delle competenze, l'edizione 2023 avrà un focus tematico dedicato all'istruzione e all’apprendimento e amplierà la copertura geografica ai Balcani occidentali oltre che agli Stati membri dell'UE. Infine, quest'anno nascerà anche la NEB Academy che, tra le altre attività, organizzerà anche corsi di formazione dedicati prevalentemente ad architetti e designer sull'edilizia sostenibile, sulla circolarità e sui materiali bio-based per accelerare la trasformazione del settore.

 

[1] Le borse prevedono un'indennità di viaggio, una diaria e un'integrazione individuale e può essere offerta ai singoli che viaggiano tra i 7 e i 60 giorni o ai gruppi di massimo 5 persone che viaggiano tra i 7 e i 21 giorni.

[2] Oppure, beneficiare di un sostegno finanziario per coprire le spese di viaggio e di soggiorno dei loro ospiti, nonché di un contributo ai costi di gestione del progetto.

[3] La prossima edizione si terrà nell’aprile 2024 e sarà dedicata al tema Risorse per tutti, esplorando sotto temi quali l'alloggio e gli ambienti di vita, la terra e l'acqua, la moda e il benessere umano alla luce dei cambiamenti ambientali;

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