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La Commissione europea ha presentato la sua "Vision for Agriculture and Food" (scarica: communication-vision-agriculture-food_en) una roadmap che punta a trasformare il settore agroalimentare in un sistema più competitivo, resiliente e sostenibile. Tra le strategie indicate, un ruolo chiave è affidato all'integrazione delle energie rinnovabili, con un focus particolare sul fotovoltaico.

Per la prima volta, Bruxelles riconosce ufficialmente l'importanza dell'energia solare per migliorare la sicurezza energetica, ridurre le emissioni di gas serra e offrire nuove fonti di reddito agli agricoltori. Il settore agricolo, infatti, è considerato un elemento essenziale nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. La Commissione sottolinea la necessità di conciliare sicurezza alimentare e sostenibilità, prevedendo incentivi per gli agricoltori che adottano pratiche rispettose dell'ambiente.

L’agrivoltaico si conferma una soluzione strategica: oltre 200 impianti operativi in Europa, con una capacità di 2,8 GW, dimostrano il potenziale di questa tecnologia nel migliorare la resilienza climatica. Secondo SolarPower Europe (SPE), l'integrazione del solare riduce l'uso di acqua, rigenera il suolo e protegge colture e bestiame dalle temperature estreme. Benefici concreti che includono un miglioramento dell'efficienza idrica fino al 30% e un aumento della presenza di impollinatori del 60%.

Parallelamente, il regolamento europeo sulle rimozioni di carbonio introduce un quadro volontario per certificare lo stoccaggio del carbonio, con metodologie in via di sviluppo per garantire un monitoraggio affidabile. SPE chiede ora alla Commissione di tradurre questa visione in azioni concrete, modificando la Politica agricola comune e fornendo linee guida agli Stati membri per accelerare la diffusione dell’agrisolare. L’obiettivo? Un settore agroalimentare europeo innovativo e sostenibile, capace di coniugare produttività e tutela ambientale.

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