Grazie all’impiego di materia seconda in sostituzione di materia prima, ogni anno vengono evitate in Italia 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. Questi risultati sono possibili grazie al grande impegno di tutti gli attori della value chain del riciclo italiano, tra cui TOMRA, green tech norvegese presente in Italia da più di un decennio attraverso le sue divisioni che si occupano di selezione. In oltre 50 anni di attività TOMRA si è affermata in diverse parti del mondo (è presente in oltre 100 Paesi), vantando oggi circa 5mila dipendenti e oltre 100mila installazioni operative disseminate in tutto il globo, dedicate principalmente alla raccolta ed alla selezione degli imballaggi.
Grazie a TOMRA, è nata la prima RVM, reverse vending machine, ovvero il macchinario che raccoglie gli imballaggi per liquidi come bottiglie e lattine usate restituendo in cambio la cauzione, pagata dal consumatore al momento dell’acquisto del prodotto. Questi macchinari sono particolarmente diffusi nei Paesi con leggi sul deposito cauzionale sia per il riciclo, sia per il riuso.
L’alto livello di tecnologia che contraddistingue TOMRA le ha permesso di consolidare la sua presenza in Italia soprattutto a supporto del riciclatore, attraverso gli impianti di selezione e rigenerazione. Adesso, con la nascita della società TOMRA Collection Italia, sarà possibile contribuire ancora di più al sistema del riciclo italiano attraverso tutta la gamma di soluzioni dell’azienda, con l’ambizioso obiettivo di massimizzare il potenziale della raccolta e del riciclo degli imballaggi delle bevande.
Una missione che crede nella sostenibilità come una leva per lo sviluppo del Paese, trasformando la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo, in linea con il Manifesto di Assisi, e per questo più capace di futuro.
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