Attrattività, Ricerca e Territorio, queste le parole che danno il nome ad ART-ER, società consortile nata dall’unione di ASTER (divisione Ricerca e Innovazione) ed ERVET (Sviluppo Territoriale Sostenibile), assieme alla sigla ER, le iniziali di una regione, l’Emilia-Romagna, che si configura come un vivaio di start-up: è la terza in Italia per numero di nuove imprese innovative. Questo grazie anche al lavoro che svolge ART-ER, promuovendo una crescita economica sostenibile attraverso la ricerca, mettendo in connessione tra loro università e aziende, cercando di dare applicazioni a studi e prototipi realizzati dalle eccellenze scientifiche del nostro Paese. I soci sono infatti università ed enti di ricerca come CNR, ENEA e INFN operanti in Emilia-Romagna, oltre alla stessa Regione. Ma il tessuto regionale è anche ricco di imprese: sono ben 6 le aziende del territorio che hanno partecipato al bando IPCEI del 2019 per lo sviluppo di tecnologie innovative nel mondo batterie. ART-ER infatti supporta la diffusione dell’e-mobility con azioni concrete: una di queste è l’inserimento di un comparto sull'elettrificazione all'interno del cluster MECH, con la creazione di una nuova value chain (E-Rmes) che si configura come una grande occasione per le tante imprese che hanno già annunciato il proprio interesse ad associarsi, con l’obiettivo comune di veder crescere la filiera dell’auto elettrica.
Società emiliana, nata da ASTER e ERVET, che mette in connessione imprese e università per contribuire allo sviluppo tecnologico della regione.