Superare l’approccio unicamente conservativo, costruendo narrazioni e sinergie che permettano la valorizzazione del patrimonio artistico italiano e non solo: fondato a Milano negli anni Ottanta, bgpiū è stato uno dei primi studi di progettazione multidisciplinari del Paese, lavorando con figure come sociologi e antropologi per stravolgere il modo di pensare la relazione tra lo spazio e chi lo vive. Una realtà che si differenzia per il suo approccio incentrato su creatività, design thinking e costruzione di sinergie orizzontali. bgpiū rappresenta uno dei punti di riferimento nella progettazione strategica degli allestimenti museali ed espositivi, non a caso il Comune di Genova ha scelto il team per immaginare un nuovo modo di valorizzare la rete museale della città, legando le collezioni attraverso spazi di dialogo tra passato e modernità. Obiettivo cardine è anche quello di tessere fili narrativi che colleghino i nodi di quella che diventerà una vera rete dei musei civici genovesi. Una delle intuizioni di bgpiū è quella di unire gli spazi delle esposizioni temporanee a quelli delle permanenti, per dare nuove letture alle opere e vivere un’esperienza ogni volta diversa, visitando anche lo stesso museo. Inoltre, quando Luciano Galimberti – fondatore dello studio con Rolando Borsato – è stato eletto alla presidenza dell’ADI, l’esperienza e l’approccio maturati con bgpiū hanno permesso di immaginare l’ADI Design Museum di Milano come uno spazio aperto, stimolante e interconnesso, in grado di incuriosire e coinvolgere il visitatore in una storia che vive di continue evoluzioni.
Creatività, design thinking e costruzione di sinergie orizzontali