Grandi occhi e un’espressione simpatica: tanto basta perché le persone si avvicinino senza timore a Pepper, un robot commerciale, che il CNR-ICAR (Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni) utilizza per sviluppare la ricerca sulla robotica cognitiva. La sua intelligenza, artificiale naturalmente, è opera dei ricercatori dell’Istituto che ha sede a Rende (CS), Napoli e Palermo.
Il CNR-ICAR si occupa di Ingegneria della Conoscenza e quindi anche di sistemi robotici e della loro interazione con l’uomo. I ricercatori studiano metodologie per rendere più “naturali” le interazioni uomo-robot e per rendere i robot in grado di percepire il mondo che li circonda.
Le migliaia di informazioni che i sensori del robot ricevono ogni secondo dall’ambiente sono analizzate e trasformate in sensazioni (che loro chiamano “robocezioni”) così da ottenere una sorta di sistema somatosensoriale artificiale.
Questo sistema consente ai robot di avere una certa percezione di sé e del rapporto con la realtà. Per instaurare una relazione infatti non basta comprendere il linguaggio umano: occorre che entrino in gioco altri fattori come le emozioni e la capacità di interpretarle. Il CNR-ICAR utilizza Pepper per testare questi studi e verificarne l’efficacia con applicazioni che coinvolgono utenti comuni, in particolare bambini, che sono particolarmente empatici nei confronti del piccolo umanoide.