Hanno preso il via stamattina a Ravello i lavori del seminario “Coesione e Competizione”: la due giorni di Symbola – Fondazione per le qualità italiane (realizzata col contributo del Comune di Ravello, del Ravello Festival, della provincia di Salerno, di Federparchi e Legambiente) sui temi della qualità come via italiana allo sviluppo, della coesione sociale come premessa per la crescita economica e la competitività.
“Ravello – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola - sarà per due giorni la capitale della qualità italiana. Si sono dati appuntamento qui tanti volti che incarnano la vocazione del Paese
all’eccellenza: imprenditori e associazioni, mondo produttivo, finanziario, non profit, amministratori locali e aree protette. Un melting pot di realtà ed esperienze diverse ma non distanti: a tenerle insieme è la comune ricerca della qualità, e la convinzione che solo scommettendo sull’identità, la coesione sociale, il capitale umano, i talenti del territorio e insieme sull’innovazione, i saperi, la ricerca l’Italia tornerà ad essere competitiva e all’altezza delle sue grandi potenzialità”.
“Insomma per essere competitivi nel mercato globale non solo non è necessario tagliare i ponti col territorio o ridurre i diritti dei lavoratori. E’ anzi vero il contrario - continua Realacci. E il Paese è pieno di esperienze che lo dimostrano: dalle reti della qualità territoriale, all’eno-gastronomia, alle manifatture apprezzate in tutto il mondo, al patrimonio artistico e culturale. Molti di questi successi verranno raccontati qui a Ravello. Symbola vuole fare questo: unire i protagonisti della qualità, raccontare le storie di successo, ridare ad un’Italia disillusa e indebolita il gusto della sfida, il coraggio di competere. E vuole parlare alla politica, all’economia e alle istituzioni, per indirizzare il futuro del paese verso l’orizzonte della qualità e di uno sviluppo sano e duraturo.”
“Ma non si puú essere competitivi sul terreno della qualità – spiega Fabio Renzi, Segretario Generale di Symbola - se viene a mancare la coesione, il riconoscimento delle diversità, la condivisione dei saperi, la partecipazione alle imprese dei territori e delle comunità, gli investimenti sul capitale umano.
L’appuntamento di Ravello di quest’anno, rispetto ai due precedenti, vede perciú un allargamento ai temi della qualità sociale e la partecipazione dei protagonisti di questo mondo fatto di sussidiarietà, che dal non profit all’impresa sociale e al volontariato, fornisce un contributo importante al benessere, alla qualità della vita e dell’ambiente, alla sicurezza sociale. E, quindi, anche alla capacità di creare qualità e bellezza, e di competere. Nella ricetta per ridare slancio ad un’Italia in affanno, la sussidiarietà è un ingrediente decisivo: è decisiva la capacità di fare esprimere quella creatività sociale che puú assicurare un contributo formidabile al progetto della qualità nel nostro paese”.
Oggi, all’appuntamento di Symbola, è la volta delle RETI DELLA QUALITÀ TERRITORIALE: i network di borghi, città e comunità che dell’eccellenza di prodotti, di talenti del territorio e iniziative culturali hanno fatto un motore importante della loro economia, tenendo insieme nuove tecnologie e rispetto dei saperi tradizionali, globalizzazione e orgoglio locale, marketing innovativo e produzioni tipiche.
All’invito di Symbola hanno aderito i presidenti delle principali reti territoriali della qualità. Dopo gli interventi di Secondo Amalfitano (sindaco di Ravello e presidente della Consulta nazionale Anci per i Piccoli comuni), Angelo Villani (presidente della Provincia di Salerno), Amilcare Troiano (presidente del Parco nazionale del Vesuvio), Domenico De Masi (presidente del comitato scientifico della
Fondazione), e Aldo Bonomi, direttore di Aaster, interverranno infatti i presidenti delle Città slow, le Città della ceramica, le Città della nocciola, i Paesi Dipinti, le Città dell’olio, le Città del miele, le Città del pane, quelle del Bio e delle ciliegie, le Città della Terra Cruda, del tartufo, l’associazione Borghi pi£ belli d’Italia, le Città italiane patrimonio mondiale UNESCO, le Città del castagno e le Città del vino.
E poi: Uncem, Anci, ASVI, Legambiente, il Club dei Distretti Industriali Italiani, Federparchi, Aiab, Glocus, Anfosc, la Compagnia dei Parchi, Res Tipica, Confcooperative Basilicata, Touring Club Italiano, Upi, Movimento Turismo del Vino, Parco regionale dei Monti Lattari. Ci saranno anche Aldo Cosentino (Direttore Generale DPN Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio),
Dario Franceschini, i Vicepresidenti di Regione Liguria e Regione Toscana, l’Assessorealle politiche ambientali Provincia di Salerno, il Presidente Provincia di Firenze e quello della Provincia di Ascoli Piceno, il Sindaco di Otranto.
Domani i protagonisti del seminario di Symbola saranno invece nomi di primo piano della vita industriale, produttiva, sociale, creditizia e istituzionale del nostro Paese. Al dibattito, aperto dalla relazione del pro-rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Luigi Campiglio, prenderanno parte insieme ad Ermete Realacci: Alessandro Profumo - Presidente Forum Symbola e AD
Unicredito Italiano; Domenico De Masi – Presidente Comitato Scientifico Symbola; Anna Maria Artoni - Presidente Confindustria Emila-Romagna; Silvio Barbero - Segretario nazionale Slow Food Italia; Guido Bertolaso - Capo del Dipartimento della Protezione Civile; Luigi Bobba - Presidente nazionale ACLI; Diego Della Valle - Presidente Tod’s S.p.A.; Nicoletta Fiorucci - Presidente Fondazione Anima; Franco Pasquali - Segretario generale Coldiretti; Josè Rallo - Azienda vinicola Donnafugata; Francesco Ranzoni - Presidente Bialetti Industrie S.p.A.; Adolfo Urso - Viceministro
per le Attività Produttive; Orietta Varnelli - AD Distilleria Varnelli; Walter Veltroni Sindaco di Roma; Raffaello Vignali – Presidente Associazione Compagnia delle Opere.