Comal è stata tra le prime società italiane a credere nel fotovoltaico e a installare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, inserendosi in un settore fino a pochi anni fa predominio quasi esclusivo di soggetti esteri. Fondata a Montalto di Castro (VT) nel 2001, a partire dall’esperienza maturata nella costruzione di grandi impianti di produzione di energia da fonti convenzionali (fra le quali quella di Montalto di Castro, già impianto nucleare), si fa le ossa nel fotovoltaico in Sudafrica e ad oggi ha realizzato circa 60 impianti, per 1,2 GW di potenza. Comal realizza impianti fotovoltaici di grande potenza con formula EPC-M (Engineering, Procurement, Construction, Management) e O&M (Operation & Maintenance): fornisce parchi fotovoltaici “chiavi in mano” curando progettazione, costruzione di componenti strutturali e robotici (i tracker), installazione dell’impianto, collaudo, messa in produzione e manutenzione. I suoi clienti sono fondi di investimento, investitori privati e produttori di energia (come ACEA o Enel Green Power). Inoltre, è pioniere nella realizzazione di impianti fotovoltaici in Grid Parity - parità fra costo dell’energia elettrica prodotta da fotovoltaico e quella prodotta da fonti convenzionali. Dal 2018 l’azienda provvede anche alla fornitura dei tracker, gli “inseguitori”, le strutture di supporto dei moduli fotovoltaici che regolano l’orientamento dei pannelli inseguendo il sole e massimizzando la produzione. Il Tracker Sun Hunter, ad esempio, coperto da brevetto, aumenta del 15-16% la resa energetica annua di un impianto fotovoltaico.