Come (ri)abitare la montagna «Economia green e più servizi» Festival della soft economy, il report di Symbola: «Equilibrio ed equità per un benessere diffuso» Un gruppo di escursionisti davanti al lago di Pilato, nel cuore del parco nazionale dei Sibillini di Gaia Gennaretti TREIA (Macerata) Abitare la montagna, green communities, tutela dei territori e delle comunità montane. Sono i temi al centro dei lavori dell'undicesima edizione del Festival della soft economy, che si sta svolgendo a Treia in questi giorni. Tre giorni, da ieri fino a domani, per ragionare sulla «Sfida territoriale. Geografie e strategie contro le crisi climatica e demografica». Tematiche su cui Symbola ha sempre posto l'attenzione, ma che oggi, come ha sottolineato il sindaco di Treia, Franco Capponi, «non sono più futuribili, ma molto attuali: i cambiamenti climatici, lo spopolamento e l'inaridimento dell'economia dell'entroterra, i sistemi di difesa delle aree interne, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione turistica e paesaggistica e il risparmio energetico. Per tutto questo sono state stanziate le risorse del Pnrr, del Piano nazionale complementare e del progetto Next Appennino». Dai lavori della prima giornata è emersa chiara l'importanza di individuare strategie e azioni capaci di ridare la centralità alla montagna. E questo oggi più che mai, visti i sempre più frequenti fenomeni estremi, come la siccità o le intense precipitazioni che provocano alluvioni, incendi boschivi o esondazioni.