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La transizione tecnologica ha un alto impatto soprattutto in provincia di Bari: investiti in media 360mila euro per azienda quasi 360 mila euro. È la stima degli eco investimenti effettuati in media dalle imprese pugliesi tra il 2019 e il 2022. Il numero deriva dalla proporzione tra il numero di aziende italiane che hanno deciso di investire nell'hi-tech green, vale a dire 571.040, e quelle made in Puglia, cioè 36.910. Sono i dati emersi dall'ultimo rapporto "GreenItaly 2024-Un'economia a misura d'uomo contro le crisi", a cura della Fondazione Symbola, Unioncamere e il centro studi Tagliacarne, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. La cifra degli investimenti green a prima vista potrebbe sembrare non molto elevata. Da considerare che secondo un'altra stima della Commissione europea, la somma che si dovrebbe investire nella filiera europea delle tecnologie sino al 2030 è pari a 92 miliardi di euro. A tanto si dovrebbe puntare per raggiungere gli obiettivi del Net zero industry act incentrato su cinque tecnologie: eolico, solare fotovoltaico, batterie, elettrolizzatori e pompe di calore. È di 477 miliardi all'anno (sino al 2030) il valore stimato del fabbisogno degli investimenti pubblici e privati in tema transizione verde. Cresce, dunque, la necessità di puntare sulle tecnologie green. Per ragioni di impatto ambientale, ma anche per motivi di natura economica. Consapevolezza condivisa da interi siti industriali, da grosse aziende fino alle pmi e alle microimprese. Riportando il focus sull'Italia, e sulla Puglia, quest'ultima risulta al nono posto tra le regioni nella classifica GreenItaly delle aziende che stanno svoltando, o hanno intenzione di farlo, verso il green. Nella graduatoria al primo posto c'è la Lombardia con oltre 102mila aziende; seguono Veneto e Lazio; all'ultimo posto c'è la Valle d'Aosta con 1290 imprese. Quasi una su tre che investe nel green è nel Mezzogiorno. Le singole province. Su un totale di 20, Bari è quinta con 15.820 imprese e un incidenza green del 38,1 per cento. Seguono Lecce con 8.378; Foggia con 4.792; Taranto con 4.332 e Brindisi con 3.590. Per quanto riguarda i contratti stipulati - i green jobs- Bari risulta la provincia più virtuosa (a livello regionale) con 42.680 contratti, a seguire Lecce con 16.290; Taranto con 12.173; Brindisi con 8.014; Foggia con 12.464 contratti. Dati alla mano, le imprese che hanno intrapreso questa strada sono quelle che fatturano, esportano di più e creano maggiore occupazione. Negli ultimi cinque anni le imprese made in Italy che hanno investito nella green economy hanno generato 3,1 milioni di green jobs, cioè il 13,4 per cento degli occupati. All'attivo ci sono quasi due milioni di contratti green per un valore di circa 5,5 milioni. Si investe soprattutto in agricoltura: l'81 per cento ritiene necessario puntare su tecnologie che riducono l'impatto ambientale. Ci sono poi l'industria, l'industria manifatturiera, le costruzioni.

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Con l'IA e la ricerca a Puglia si fa green - Anna Piscopo | La Repubblica

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