Cresce il valore della filiera cultura e creatività in Italia che si conferma un motore economico del paese: nel 2024 è aumentato su base annua il valore aggiunto (112,6 miliardi di euro, +2,1%) e degli addetti, a quota 1,5 milioni (+1,6%). Le imprese al lavoro in questo settore composito sono quasi 289 mila (+1,8% rispetto al 2023) e più di 27.700 mila organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano di cultura e creatività (il 7,6% del totale delle organizzazioni non-profit). Sono dati che emergono dal rapporto 'Io sono cultura 2025' realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte. Il "peso" della cultura e della creatività nel nostro Paese fotografato dal rapporto, dal sottotitolo 'L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi', è molto maggiore rispetto al valore aggiunto che deriva dalle sole attività che ne fanno parte. Cultura e creatività, in maniera diretta o indiretta, generano infatti complessivamente un valore aggiunto per circa 302,9 miliardi equivalenti al 15,5% della ricchezza complessiva del paese. Continua anche nel 2024, come indicato dal rapporto presentato oggi nella sede di Unioncamere e arrivato alla quindicesima edizione, la ripresa del Mezzogiorno che presenta tassi di crescita superiori alla media nazionale sia con riferimento al valore aggiunto (+4,2%) che agli occupati (+2,9%). Spiccano gli incrementi della Calabria (valore aggiunto +7,5%; occupazione +4,7%) e della Sardegna (valore aggiunto +7,5%; occupazione +6,2%). Se tuttavia negli ultimi anni il settore culturale e creativo ha mostrato una ripresa significativa, l'andamento non è stato uniforme tra i vari settori: ve ne sono alcuni che hanno registrato incrementi più marcati di altri e settori che hanno subito delle contrazioni. Il settore che cresce di più in termini di ricchezza prodotta è quello dei Software e videogiochi (+8%), seguito dalle attività di Comunicazione (+4,4%) che registrano in un solo anno un aumento dei lavoratori rispettivamente pari al +2,3% e +5,7%. Le Performing arts (spettacolo dal vivo) e arti visive hanno registrato una crescita del valore aggiunto del +2,2% nel 2024 e del +34,4% dal 2021, mentre l'occupazione è aumentata del +2,6% nell'ultimo anno e del +9,6% dal 2021. Anche il Patrimonio storico e artistico mostra segnali di ripresa, con un incremento del valore aggiunto del +1,5% nel 2024 e del +32% dal 2021, accompagnato da una crescita dell'occupazione del +7,6% nell'ultimo anno e del +21,1% dal 2021. L'Audiovisivo e musica ha evidenziato una crescita più contenuta, con un aumento del valore aggiunto del +0,5% nel 2024 e dal +7,2% dal 2021, mentre l'occupazione è cresciuta del +8,1% dal 2021 ma solo del +0,1% nell'ultimo anno, rilevando una sostanziale stabilità del settore. Il settore dell'Editoria e stampa raggiunge in termini di valore aggiunto gli 11 miliardi, in aumento del +6,2% dal 2021, ma con una flessione del -1,5% nell'ultimo anno. I lavoratori del settore sono 196 mila, in crescita del +1,9% nel 2024 e del +3,3% dal 2021, seppur il comparto non sia riuscito a recuperare pienamente le perdite subite negli anni precedenti. Dinamica negativa per il settore Architettura e design che ha registrato una contrazione del valore aggiunto del -6,3% dal 2023, con una riduzione dell'occupazione del -5,5%. Una dinamica influenzata dalla fine degli incentivi fiscali nell'edilizia (come Superbonus e altri bonus), che ha causato un brusco calo degli investimenti nel settore edilizio-residenziale nel 2024. C'è poi la componente Embedded Creatives, composta da tutti i professionisti culturali e creativi che operano al di fuori dei settori che costituiscono il Core cultura (designer, esperti di comunicazione, storyteller, curatori, art director, artisti, architetti) che è strettamente connessa ai processi di culturalizzazione che hanno progressivamente interessato un numero crescente di settori economici: inizialmente quelli del manifatturiero avanzato e, più recentemente, in misura sempre maggiore, quelli dei servizi. Le attività svolte dagli Embedded Creatives hanno generato nel 2024, come visto, un valore aggiunto che ha superato i 49 miliardi di euro, con una crescita del +2,7% rispetto al 2023 e un'espansione del +17,1% sul 2021, a conferma del rafforzamento strutturale di questo segmento. Il settore in cui gli Embedded Creatives producono maggior ricchezza è quello degli "altri servizi alle imprese": il 22 % del totale e, a conferma del ruolo strategico dei professionisti creativi per l'innovazione trasversale del settore, il rapporto segnala una loro crescita del +1,7% annua e del +6,8% nel triennio.
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