Cuki è sinonimo di conservazione ottimale degli alimenti dal 1968, anno della creazione del marchio. Non a caso l’azienda di Volpiano (TO) detiene la leadership in ogni mercato in cui opera. Uno dei segreti Cuki è legato ai materiali: un’attenzione che si traduce nella scelta di materie prime riciclate o riciclabili, preferendo i monomateriali. Scelta fondamentale per l’ambiente, dato che parliamo di prodotti usa e getta, che necessitano di seconda vita. Uno di questi materiali è l’alluminio, riciclabile all’infinito senza perdere qualità: Cuki utilizza in parte alluminio riciclato per vaschette e rotoli, contribuendo al traguardo italiano di terzo Paese al mondo (ultimi dati disponibili), per percentuale di alluminio riciclato.
L’ultimo esempio è una gamma di piatti in alluminio 80% riciclato che rivoluziona il monouso, tradizionalmente in plastica. La carta forno Cuki non è da meno: il legname da cui derivano le fibre di cellulosa vergine che compongono il prodotto proviene da foreste gestite in maniera sostenibile. Mentre i sacchi di nettezza urbana della linea Domopak Spazzy sono in quantità variabile dal 100% al 60% prodotti con polietilene riciclato da post-consumo. Attenta all’ecologia, Domopak Spazzy ha dato vita a “Save The Green”, per sensibilizzare il consumatore a fare correttamente la raccolta differenziata con l’uso di Junker, App adottata da migliaia di comuni italiani per informare i cittadini. In prima linea contro lo spreco, Cuki ha trovato nell’economia circolare la soluzione per creare prodotti utili alle persone e che hanno cura per l’ambiente.