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Accumoli In scena il festival itinerante dei borghi rurali della Laga Cultura, cibo e tradizioni per la rinascita post sisma Accumoli Un momento del festival culturale dei borghi rurali della Laga tutto il mondo. Per salvaguardare questa ricchezza è necessario creare le condizioni affinché la popolazione residente e le attività economiche possano rimanere". "Il festival culturale dei Borghi della Laga nato dalle comunità che hanno deciso di camminare insieme, al di là dei confini geografici, è una realtà importante che le istituzioni devono aiutare a far vivere e crescere perché diventi una vetrina importante per la rinascita dei territori. Una programmazione di incontri puntuali ed itineranti dove si parla di economia, cultura, storia, cibo e tradizioni dei territori della Laga. Partecipare con il Commissario Castelli ci consente di capire fino in fondo le necessità e le potenzialità per il rilancio di queste zone colpite dal sisma. Lavoriamo quotidianamente e costantemente per ottenere tutto ciò. La strada è ancora lunga, ma abbiamo tutti i presupposti per raggiungere l'obiettivo", ha dichiarato l'assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi. Ad Accumoli è andato in scena il "Festival culturale dei borghi rurali della Laga", la nota rassegna viaggiante promossa da diciotto Comuni del cratere 2016 dedicata alle produzioni locali del territorio dei Monti della Laga L'evento è una vetrina di eccellenza sui saperi e sulle pratiche tradizionali della civiltà della Transumanza presente nel registro Unesco dal 2019 a sostegno della candidatura italiana come bene immateriale Unesco. All'iniziativa ha partecipato anche il Commissario alla ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli che ha ricordato come "Il lavoro che sto portando avanti mira a porre le condizioni per ricreare quelle ragioni di operatività che, in montagna significano anche la manutenzione degli equilibri con la natura nelle pratiche ordinarie, la cura e l'uso dei beni comuni (l'acqua, il bosco, il pascolo, i prodotti agroalimentari) che hanno permesso a Roma, nella sua gloriosa storia, di usufruire dell'acqua necessaria per vivere e prosperare. Un bene dal valore incalcolabile assicurato dalle sorgenti che si trovano a pochi chilometri da qui- dichiara il Commissario- Una ricerca di Coldiretti e la Fondazione Symbola ci dice che il 93% delle tipicità agroalimentari nasce nei piccoli Comuni. Si tratta di un'economia a misura d'uomo che punta su comunità e territori, sull'intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi. Qui si producono la maggior parte delle nostre Dop e Igp e dei nostri vini più pregiati, insieme a tanta parte di quel made in Italy apprezzato a livello internazionale.

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Cultura, cibo e tradizioni per la rinascita post sisma | Corriere di Viterbo

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