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Territorializzando le informazioni, si evince come la Lombardia sia indiscutibilmente la capitale del design italiano (trainata dalle performance della sua città capoluogo) e come l’economia del design sia concentrata prevalentemente in quattro regioni, peraltro tutte settentrionali: la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia-Romagna e il Veneto, dove sono localizzate il 60,4% delle imprese del design, si genera il 68,5% del valore aggiunto e vengono assorbiti il 64,7% degli occupati del settore.

Milano, in linea con le precedenti edizioni del Rapporto, primeggia grazie ad una quota di imprese del design pari al 14,8% del totale nazionale. Al secondo posto della classifica troviamo la provincia di Roma (6,7%) e, a seguire, la provincia di Torino (5,1%). In quarta e quinta posizione troviamo rispettivamente la provincia di Firenze (3,2%) e quella di Bologna (2,8%). Queste cinque province, complessivamente considerate, rappresentano un terzo circa delle imprese di settore complessivamente registrate nel nostro Paese.

Dal punto di vista del valore creato, le imprese della provincia di Milano sono capaci di generare – da sole – quasi un quinto (il 18,4%) della ricchezza prodotta dal settore sull’intero territorio nazionale. Torino e Roma, rispettivamente in seconda e terza posizione, incidono rispettivamente per il 7,8% e per il 5,3%; Bologna, quarta, si colloca più̀ indietro, con un valore pari a 3,8%.

Nel complesso, nelle prime quattro province metropolitane in graduatoria si concentra il 35,3% della ricchezza prodotta dal design in Italia.

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