Ferrarelle è una realtà che non ha certo bisogno di presentazioni: società benefit dal 2021, è proprietaria di diversi brand di acque minerali bevute non solo in Italia e in Europa ma anche in Paesi come Stati Uniti, Russia, Giappone, Hong Kong e Taiwan. Pochi sanno però che Ferrarelle rappresenta l’esempio di come un’azienda possa crescere e migliorarsi in termini di valore e competitività lavorando a fianco del terzo settore: grazie alla collaborazione con partner come FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), ha rafforzato il legame con il territorio, ha raccontato alla community di clienti le proprie iniziative di sostenibilità e tutela della biodiversità ed è riuscita a distinguersi dai competitor emergendo in un mercato iper concorrenziale come quello dell’acqua minerale.
Tutto è cominciato molti anni fa, nel 2009. Ferrarelle era alla ricerca di un partner in grado di aiutarla a realizzare un piano di valorizzazione del parco Sorgenti di Riardo, un’area naturale di circa 150 ettari nell’Alto Casertano, dove si trovano le sorgenti delle acque minerali Ferrarelle, Natìa, Santagata e Roccafina. Ferrarelle ha trovato nel FAI l’alleato ideale nella tutela della propria falda acquifera, che rappresenta la materia prima dell’azienda, grazie al know-how e alle competenze di cui FAI è portatore, distinti e complementari rispetto a quelli tipicamente aziendali e industriali di Ferrarelle, accrescendo così le proprie fonti di conoscenza sui temi di sostenibilità ambientale.
Il risultato è stato un eccezionale intervento sul patrimonio agricolo dell’area per accrescere la biodiversità grazie alla piantumazione di alberi e colture autoctone, arnie per la produzione di miele biologico e il restauro conservativo dell’Antica Masseria del Parco, che adesso ospita una fattoria didattica e un agriturismo.
Dalla coesione tra la realtà aziendale e l’intelligenza sociale del terzo settore sono scaturiti vantaggi per entrambi, nell’ottica di una relazione win-win. L’apertura al pubblico del parco Sorgenti di Riardo si è rivelata per Ferrarelle una straordinaria forma di trasparenza e racconto, che ha dato maggiore valore al brand e lo ha differenziato nel proprio settore. In particolare, il progetto è stato l’occasione per Ferrarelle di comunicare un concetto di cui pochissimi cittadini, anche nel Casertano, erano a conoscenza. Ferrarelle, infatti, è il gestore della falda acquifera, non il proprietario. Risulta dunque strategico far sapere ai consumatori che con l’acquisto di una bottiglia d’acqua non pagano solo un bene di consumo ottenuto dallo sfruttamento di una risorsa, ma un vero e proprio servizio a beneficio dell’intera comunità.
Sotto questo punto di vista, l’aver gestito il progetto a fianco del FAI è stata una sorta di validazione esterna e indipendente della genuinità delle affermazioni di Ferrarelle sulla cura con cui amministra la falda acquifera, in una maniera migliore e più efficace rispetto a come avrebbe potuto fare con qualsiasi altra campagna. Al tempo stesso il FAI, oltre ad aver trovato grazie a Ferrarelle un sostegno in numerose iniziative, ha accumulato esperienza nella gestione delle relazioni con le imprese, che si è rivelata utile nel confronto con altre realtà imprenditoriali per essere maggiormente attrattiva. A dimostrazione di quanto la coesione tra le due realtà, imprenditoriale e del terzo settore, è stata così totale e fruttuosa, oggi il vicepresidente di Ferrarelle, Michele Pontecorvo, è presidente del FAI Campania, e Ferrarelle è l’acqua ufficiale delle iniziative FAI.