Un collettivo di design e ricerca giovane e coraggioso, fondato nel 2013, a cui è stata affidata la prestigiosa curatela del Padiglione Italia per la Biennale di Architettura di Venezia 2023.
La volontà di cercare alternative ai limiti imposti dalla consuetudine è il marchio di fabbrica che caratterizza il lavoro di Fosbury Architecture, che non a caso prende il nome dal saltatore in alto statunitense Dick Fosbury, che alle Olimpiadi del 1968 lasciò il mondo a bocca aperta passando l'ostacolo con la rivoluzionaria tecnica dorsale che è poi entrata nella storia. Allo stesso modo, il collettivo affronta i problemi attraverso modalità non convenzionali e controintuitive: caratteristiche che hanno determinato la rinomata assegnazione per la Biennale. È stato proprio questo approccio creativo a portare Fosbury Architecture a distinguersi in moltissimi ambiti: dalle Biennali di Architettura di Lisbona, Versailles, Chicago e Venezia agli allestimenti di mostre come Verde Prato al Centro Pecci, menzione al Premio TYoung 2021. Sempre presso il Centro Pecci, Fosbury realizza e cura il progetto per lo Urban Center di Prato definendo, al posto di una classica sala conferenze, una vera e propria macchina scenica che consente grande flessibilità d’uso ed allestimento. Il collettivo ha anche curato “INCOMPIUTO: La Nascita di uno Stile”, prima e unica indagine sugli edifici incompiuti del nostro Paese, premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro.