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Analizzando le strutture di numerose piante ha selezionato il Rattan per realizzare sostituti ossei biocompatibili e rigenerativi

Ispirarsi al mondo vegetale, e in particolare alle strutture del legno, per realizzare sostituti ossei biocompatibili e rigenerativi. Questa è stata l’intuizione di GreenBone, start-up altamente innovativa fondata a Faenza nel 2014, che sta aprendo nuove frontiere nella chirurgia ortopedica ricostruttiva. La tecnologia brevettata nasce dagli studi dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del CNR, che ha analizzato le strutture di numerose piante, trovando nel Rattan il candidato ideale per sviluppare i sostituti ossei. Le strutture porose del Rattan, dove passano i vasi linfatici, sono infatti molto simili alla struttura porosa delle ossa umane per il passaggio dei vasi sanguigni. Il legno, sagomato in base all’osso da ricostruire, è trasformato chimicamente preservando la struttura interna del materiale di partenza. Si ottiene un impianto con proprietà uniche di integrazione e rigenerazione. Il prodotto può essere utilizzato per trattare danni ossei anche di grandi dimensioni causati da trauma o indotti chirurgicamente. La biocompatibilità del materiale e la struttura che replica perfettamente quella dei tessuti ossei umani consentono quindi la vascolarizzazione e la progressiva colonizzazione cellulare dell’innesto garantendo un’efficace ricostruzione. Il prodotto prevede di offrire a medici e pazienti una nuova soluzione per evitare complicazioni chirurgiche e postoperatorie tipiche della chirurgia ortopedica ricostruttiva, garantendo ai pazienti l’opportunità di riavere un nuovo osso funzionale.

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