In Italia, nel complesso delle energie rinnovabili si contano 37.655 imprese, con una dimensione media di 9,5 addetti, contro le 33.257 dell’anno precedente, evidenziando un aumento del 13,2%: il 74,4% di tali imprese esplicitano attività sul fotovoltaico, seguite da un 37,1% per l’eolico, 23,2% sulle bioenergie (ovvero biomasse e biogas), 17,6% sull’idroelettrico, 13,0% nel geotermoelettrico e 8,1% nel solare termico, con una distribuzione piuttosto stabile tra gli anni. È quanto emerge dal 2° rapporto Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto, presentato oggi a KEY, in corso alla Fiera di Rimini.Ne hanno discusso Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Alessandra Astolfi, global exhibition director della divisione Green&Technology di Italian Exhibition Group; Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola e Gianni Silvestrini, presidente Comitato Tecnico Scientifico KEY. Alle Tavole Rotonde hanno partecipato: Nicola Lanzetta Direttore Italia Gruppo Enel; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura e Amministratore Delegato Asja Ambiente; Letizia Magaldi, vicepresidente Magaldy Green Energy; Stefania Ferrero, CMO e Ambasciatrice dell’Innovazione Comau; Matteo Demofonti, vice president Product Strategy & Commercialization, Global Solar. Convert Italia; Stefano Lorenzi, CEO 3SUN; Francesco Oppici, CPO e Co-founder Energy Dome; Francesco Amati, General Manager di Vestas Italia e Turchia; Luca Cattedri, head of Commercial Offshore Wind Saipem; Paolo Menotti, Managing director Siemens Energy Italia.
“La transizione verde aiuta un futuro più a misura d’uomo. In particolare puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza fa crescere L’Italia la rende più libera, dà forza alla nostra economia e aumenta i posti di lavoro. Come è scritto nel rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - C’è un’Italia che eccelle in molti segmenti della nuova economia sostenibile: il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e competitività. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale”.