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Migliorare l'efficienza energetica degli edifici residenziali in Italia potrebbe portare a risparmi sostanziali per le famiglie e aumentare il valore delle proprietà. Secondo uno studio condotto dal Cresme, in collaborazione con la Fondazione Symbola e Assimpredil Ance, basta aumentare di sole due classi energetiche il patrimonio edilizio per consentire alle famiglie di ridurre in media del 40% le bollette, risparmiando circa 1.067 euro all'anno rispetto al 2022.Questo miglioramento comporterebbe anche un aumento del valore delle abitazioni ristrutturate, che risultano in media del 44,3% più costose di quelle non ristrutturate. In particolare, nelle zone non turistiche al di fuori delle aree metropolitane, l'incremento potrebbe arrivare al 50,8%, mentre nelle periferie e nelle aree metropolitane si attesterebbe intorno al 40,5%.Gli investimenti crescenti, favoriti dagli incentivi fiscali degli ultimi tre anni, hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell'occupazione nel settore edilizio. Ogni anno sono stati creati oltre 639.000 posti di lavoro diretti, che salgono a oltre 959.000 considerando anche quelli nell'indotto. I lavori di riqualificazione energetica da soli hanno generato una media annua di 371.000 occupati diretti e 556.000 nell'indotto.

Inoltre, nel quadro economico generale, il settore delle costruzioni ha registrato un aumento significativo della produttività oraria, con una crescita del +9,2% rispetto alla media del periodo precedente alla crisi, contro il +2,8% del totale dell'economia.

Gli obiettivi dell'Epbd (Direttiva sull'Efficienza Energetica degli Edifici) rappresentano uno stimolo significativo per lo sviluppo della filiera delle costruzioni. La diffusione di soluzioni impiantistiche come le pompe di calore elettriche, anche in combinazione con il geotermico e il fotovoltaico, e il crescente ruolo della termotecnica nella progettazione e costruzione degli edifici sono elementi cruciali per raggiungere tali obiettivi. L'elettrificazione dei consumi favorirà inoltre la crescita delle comunità energetiche e la creazione di nuove figure professionali necessarie all'industria edilizia e all'efficienza energetica.L'obiettivo ambizioso di ridurre il consumo energetico medio dell'intero patrimonio edilizio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 rappresenta un'opportunità per l'Italia di stimolare la creazione di lavoro, sviluppare nuove competenze e dare nuovo impulso alla filiera edilizia, fondamentale per la crescita economica interna. Si stima che ogni miliardo di euro investito nelle costruzioni produca un valore aggiunto di un miliardo e 100 milioni di euro e influenzi direttamente e indirettamente l'occupazione di 15.132 nuovi posti di lavoro.

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Immobiliare, con le case green risparmi in bolletta fino al 40%: ecco come | Affari Italiani

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