Secondo il rapporto Bes 2023 dell’Istat, in Italia la percentuale di NEET (Neither in employment nor in education and training) è diminuita ma in alcune regioni è ancora sopra la media: nel 2023, la loro quota sul totale dei 15-29enni è del 16,1%, in calo rispetto al 2022 quando era del 19,0%, ma quattro regioni del Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Campania e Puglia) presentano ancora valori superiori al 20%.
Ma chi sono i NEET, al di là degli acronimi? Sono ragazzi che non studiano e non lavorano e che non cercano nemmeno più lavoro, perché scoraggiati dalle difficoltà. Sono una categoria da attenzionare, perché in molti casi hanno solo bisogno di uno stimolo o di uno spunto, magari in un settore diverso da quelli classici proposti dalle scuole.
Secondo il rapporto “Io sono cultura”, arrivato alla dodicesima edizione e realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, l’industria culturale in Italia impiega quasi un milione e mezzo di persone, il 5.8% dell’occupazione totale: Lombardia e Lazio sono le regioni che producono più ricchezza con la cultura e Milano, Roma, Torino, Arezzo, Trieste, Firenze e Bologna sono nella top ten delle province.
Teatro D’Impresa, con la sua scelta di corsi gratuiti dedicati ai NEET romani del V Municipio, è andato a creare proprio questa sinergia, raccogliendo una sfida: guidare questi ragazzi nel mondo del lavoro, in un settore in crescita e bisognoso di energie e idee, fornendo loro teoria e pratica.
150 ragazzi si sono iscritti al percorso formativo in imprenditoria culturale, scegliendo fra diversi moduli e lavorando anche su workshop ed esperienze pratiche: c’è stato grande entusiasmo intorno all’iniziativa, tanto che le domande di iscrizione sono arrivate non solo da Roma ma da tutta Italia.
I corsi hanno spaziato dalla progettazione all’organizzazione, dalla produzione alla comunicazione, amministrazione e molto altro, toccando ambiti di nicchia e decisamente all’avanguardia come il LARP (Live Action Role-Playing), uno strumento tradizionalmente legato al mondo dell’intrattenimento ma destinato a diventare sempre più importante nel mondo del lavoro.
Il progetto si basa molto sul fare rete: nato anche grazie al network tra La Città Ideale e numerose realtà partner del settore culturale romano, tra cui Progetto Goldstein, Eryados, MeltingPot e Dominio Pubblico, ha favorito naturalmente la creazione di una corposa rete di contatti, offrendo agli studenti preziose opportunità di collaborazione e crescita professionale. Al termine dei corsi infatti ai ragazzi verrà proposta una prima esperienza lavorativa con affiancamento sul campo.
L’edizione 2024 di Teatro D’Impresa è ormai in dirittura d’arrivo, ma La Città Ideale sta già lavorando per pianificare futuri eventi ed altre iniziative, volte a continuare a sostenere e promuovere il talento emergente nel settore culturale e dello spettacolo.