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Oggi e domani al Grande albergo delle Nazioni a Bari è in programma "Creativity meets culture, the international matchmaking event for cultura' and creative enterprises": è una iniziativa promossa dal distretto produttivo Puglia Creativa insieme con il Consorzio delle arti Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Unioncamere Puglia/Een e il patrocinio di Siae, e porta per la prima volta nella regione i rappresentanti dei più importanti distretti culturali e creativi dell'Europa e del mondo. «È un'azione rara di internazionalizzazione delle imprese creative precisa il presidente di Puglia Creativa, Vincenzo Bellini Sono stati già pianificati 300 incontri b2b, e il numero non può che aumentare». Alle due giornate i cui lavori si apriranno alle 9,30 per proseguire fino al pomeriggio partecipano 13 cluster manager provenienti da Spagna, Belgio, Albania, Grecia, Slovenia, Bulgaria, Finlandia, Ungheria, Estonia, Colombia e Sud Africa, e 43 imprese estere dei settori della performing arts, del patrimonio audiovisivo, della musica, del design e della digital technology. Le imprese italiane coinvolte son 60, 46 quelle che invece arrivano dall'estero (da 22 Paesi), ci saranno 22 speaker e si parlerà di internazionalizzazione, di punti di forza e di debolezza dei cluster culturali, di pratiche di sviluppo nel segno dell'innovazione, di tendenze che guidano le trasformazioni della società, e di politiche da mettere in campo per sostenere l'implementazione e la crescita delle competenze culturali e creative dei Paesi coinvolti. Ad aprire i lavori oggi, dopo i discorsi di benvenuto, la tavola rotonda di Lucia Lazzaro (vicepresidente di Learning Cities) su "Politiche e misure per supportare l'internazionalizzazione delle industrie creative e culturali": sarà la prima di quattro tavole rotonde sull'internazionalizzazione, l'innovazione, il ruolo delle imprese culturali e creative nella società, le competenze degli operatori, e si aggiungono altrettante sessioni rivolte all'incontro e al confronto fra le imprese internazionali e quelle pugliesi, per promuovere proposte progettuali e costruire partenariati. Per la Puglia che negli ultimi anni tanto ha investito in cultura le due giornate sono un'importante opportunità: «Vogliamo far crescere la competitività delle imprese pugliesi, e renderle quanto più internazionali possibile», aggiunge Bellini. E in effetti il settore ha i numeri dalla sua parte: il sistema produttivo del comparto culturale e creativo pugliese riunisce 13.407 imprese, con un totale di 59.700 occupati, che producono il 3,7 per cento della ricchezza regionale e 2,8 miliardi di euro di fatturato (dati del report "Io sono cultura 2023", realizzato da Fondazione Symbola). Ora ci si siede a un tavolo per confrontarsi, per fare in modo che i pugliesi possano farsi conoscere fuori dai confini territoriali, e allo stesso tempo acquisiscano nuovi stimoli da fuori. Durante la due giorni barese saranno presentate anche le opportunità di finanziamento e i nuovi bandi europei, «un corner delle opportunità perché cerchiamo di incrociare bandi e avvisi in cui questo parterre di nazionalità possa produrre progettualità comuni», spiega Bellini da Puglia Creativa. Non solo, alla fine dell'iniziativa i cluster firmeranno un memorandum che sarà inviato all'Unione Europea, con una serie di indicazioni sulle politiche culturali che interessano i vari Paesi e il mondo intero, e pure la Puglia.

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Imprese creative, gli stati generali sono internazionali | La Repubblica

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