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L’evento è stato organizzato in occasione del lancio della seconda edizione di Stazione Futuro, percorso curato da Job Centre e Fondazione Symbola, che proseguirà, dopo l’edizione estiva, presso la CTE – Casa delle tecnologie emergenti di Genova Pra’ a partire dal 10 marzo. Alcuni protagonisti di spicco dell’industria creativa incontreranno professionisti della cultura, start-up e singoli cittadini per seminari e workshop finalizzati ad ampliare la conoscenza, la riflessione e l’interazione tra i diversi settori dell’industria creativa.

BLUE DISTRICT, IO SONO CULTURA 2024, IL RAPPORTO ANNUALE DI FONDAZIONE SYMBOLA SULLO STATO DELL’INDUSTRIA CREATIVA IN ITALIA

Genova, con circa 1.500 milioni di valore aggiunto e oltre 22mila occupati, è la prima provincia della Liguria nel settore

Genova, 26 feb – Presentato al Genova Blue District Io sono Cultura 2024, l’ultimo report di Fondazione Symbola che analizza il ruolo della cultura e della creatività nell’economia italiana, con un focus sulle sfide e le opportunità per il settore nel contesto attuale.

L’evento, promosso da Fondazione Symbola e Job Centre, in collaborazione con Comune di Genova, CTEGenova e Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ha avuto il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

All’incontro di oggi, moderato dal vicedirettore del Secolo XIX Andrea Castanini, hanno partecipato Lorenza Rosso, assessore alla cultura del Comune, Mario Mascia, assessore allo Sviluppo economico del Comune, Maurizio Caviglia segretario generale della Camera di Commercio, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

Presenti anche Claudio Oliva, direttore di Job Centre srl, Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola, Silvia Campailla, responsabile progetto CTE del Comune di Genova, Giorgia Genta di ETT Spa, Andrea Michelini, vicepresidente della Fondazione Ordine degli architetti di Genova, Elisa Di Lorenzo CEO di Untold Games.

Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell’economia. Da qui il titolo del rapporto Io sono cultura, e grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy.

La cultura per l’Italia è un formidabile attivatore di economia. Una filiera, in cui operano soggetti privati, pubblici e del terzo settore che, nel 2023, cresce sia dal punto di vista del valore aggiunto (104,3 miliardi di euro, in aumento del +5,5% rispetto all’anno precedente e del +12,7% rispetto al 2019) che da quello dell’occupazione (1.550.068 lavoratori con una variazione del +3,2% rispetto al 2022, a fronte di un +1,8% registrato a livello nazionale).

Una filiera complessa e composita in cui si trovano ad operare quasi 284 mila imprese (in crescita del +3,1% rispetto al 2022) e più di 33 mila organizzazioni non-profit che si occupano di cultura e creatività (il 9,3% del totale delle organizzazioni attive nel settore non-profit), le quali impiegano più di 22 mila e settecento tra dipendenti, interinali ed esterni (il 2,4% del totale delle risorse umane retribuite operanti nell’intero universo del non-profit).

Ma il peso della cultura e della creatività nel nostro Paese è molto maggiore rispetto al valore aggiunto che deriva dalle sole attività che ne fanno parte. Cultura e creatività, in maniera diretta o indiretta, generano complessivamente un valore aggiunto per circa 296,9 miliardi di euro.

Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Liguria produce due miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 34 mila occupati. Su scala provinciale, Genova è la prima provincia della regione con 1.470 milioni di valore aggiunto 22.402 occupati. Seguono Savona, La Spezia e Imperia.

Il rapporto completo sul sito https://symbola.net/ricerca/io-sono-cultura-2024/

«La cultura non rappresenta solo un fattore identitario ma è un vero e proprio attivatore di sviluppo economico, come dimostra il rapporto di Fondazione Symbola che sottolinea la robusta crescita del sistema produttivo culturale e creativo, a livello nazionale e in particolare nel nostro territorio, con Genova capofila per la Liguria nel settore culturale e creativo - ha affermato l’assessore allo Sviluppo Economico Mario Mascia – Dai dati emergono la vitalità del nostro territorio e il potenziale di crescita che possiamo ancora esplorare. È anche fondamentale riconoscere il ruolo centrale che occupano i giovani in questo contesto, sia come produttori che come fruitori della cultura»

«I dati del report confermano il ruolo cruciale del sistema produttivo culturale e creativo, come motore fondamentale per la crescita economica e l'occupazione – ha commentato l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso - È particolarmente significativo che la nostra città si posizioni con un numero ragguardevole di occupati nel settore culturale e creativo, contribuendo in modo determinante all’economia locale. Un altro aspetto da sottolineare è la crescente presenza e partecipazione dei giovani in tutti gli ambiti della cultura. Anche per loro continueremo a lavorare e a sostenere il nostro sistema culturale e creativo, un patrimonio da far crescere e una risorsa strategica da valorizzare».

«Con l’entrata in vigore della Legge sul Made in Italy, le Camere di Commercio sono chiamate ad aprire una sezione speciale del Registro Imprese dedicata alle imprese culturali creative, il cui perimetro è stato fissato dalla legge – ha detto Maurizio Caviglia, segretario generale Camera di Commercio - Abbiamo quindi finalmente la possibilità di mappare, studiare e soprattutto valorizzare uno dei settori più dinamici e promettenti del Made in Italy. Una grande sfida per il sistema camerale e per la Camera di Commercio di Genova, che da tempo ha messo sotto osservazione questo fenomeno».

«La forza della nostra economia e del made in Italy - dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – deve molto, in tutti i campi, alla cultura e alla bellezza. Più che in altri Paesi. Cultura e creatività oltre ad arricchire la nostra identità e alimentare la domanda di Italia nel mondo, possono aiutarci ad affrontare insieme, senza paura, le difficili sfide che abbiamo davanti. A partire dalla crisi climatica. L’Italia, forte dei 296,9 miliardi di valore aggiunto legati alla cultura, può essere protagonista del nuovo ‘Bauhaus’, fortemente voluto dalla Commissione Europea che nasce per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creatività e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia orientandoli alla transizione ecologica indicata dal Next Generation EU. Se l’Italia produce valore e lavoro puntando sulla cultura e sulla bellezza, favorisce un’economia più a misura d’uomo e, anche per questo, più competitiva e più capace di futuro come sostiene il Manifesto di Assisi. Anche da questo deriva la forza del nostro export».

La presentazione del rapporto di Fondazione Symbola è stata organizzata in occasione del lancio della seconda edizione di Stazione Futuro, un percorso curato da Job Centre e Fondazione Symbola, che proseguirà, dopo l’edizione estiva, presso la Casa delle tecnologie emergenti di Pra’, a partire dal 10 marzo.

Alcuni protagonisti di spicco dell’industria creativa incontreranno professionisti della cultura, start-up e singoli cittadini per seminari e workshop finalizzati ad ampliare la conoscenza, la riflessione e l’interazione tra i diversi settori dell’industria creativa.

 

Di seguito il programma:

10 marzo - Gian Paolo Manzella - Stazione futuro: Creatività, politiche, territori

31 marzo – Fabio Viola – Laboratorio di progettazione -Verso la playble city e a seguire seminario-La cultura si mette in gioco, il videogioco come strumento culturale e come forma d’arte

10 aprile – Federica Patti – Arti performative tra tecnologie e Metaverso

7 maggio – Ico Migliore e Mara Servetto – Gli spazi museali nell’era digitale

In allegato il programma completo

Il progetto CTE-Genova - Opificio digitale per la Cultura ha l’obiettivo di accelerare e catalizzare nuove opportunità di mercato per le imprese che possano sviluppare e fornire soluzioni innovative per lo sviluppo della filiera culturale e creativa, tramite l’applicazione di tecnologie emergenti.

Job Centre, nell’ambito del progetto CTE - Genova sta sviluppando attività di supporto alla disseminazione dei risultati e di coinvolgimento del territorio sui temi del digitale applicato alla cultura.

In particolare, sono attive le seguenti attività e iniziative: CTE Labs – Laboratori educativi ed esperienziali dedicati alle scuole, ai bambini, ai ragazzi e agli adulti; MUSEI IN POLTRONA – Tour virtuali che permettono di esplorare musei e mostre, guidati da curatori esperti con spiegazioni dettagliate e storie affascinanti; STAZIONE FUTURO – Ciclo di eventi per disseminare i temi legati all’industria culturale e creativa

Tutte le info su https://www.job-centre-srl.it/cte/

Il rapporto completo si trova su www.symbola.net

 

 

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