All’ombra del Vesuvio si trova una delle strutture di eccellenza mondiale nella lotta ai tumori. L’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale”, secondo Newsweek, è al quarantesimo posto nella classifica dei migliori ospedali specializzati in oncologia del pianeta. Da quasi 90 anni, la struttura si distingue nella ricerca per diagnosi e cura delle patologie tumorali. Il Pascale è stato il primo istituto oncologico italiano a organizzare Dipartimenti multidisciplinari d’Organo (in cui diversi professionisti si specializzano sulla stessa malattia), un approccio poi adottato da tutti i migliori ospedali del Paese. Oggi i ricercatori della fondazione partecipano a importanti progetti internazionali. È il caso di Nan-4-Tum, uno studio, avviato nel 2019 insieme ad altri 5 Paesi, che ha lo scopo di sviluppare una sonda in grado di inibire il recettore Cxcr4, responsabile della rapida diffusione metastatica. Un passo in avanti reso possibile dallo sviluppo di una nuova molecola in grado di riconoscere il recettore. L’istituto è finito sotto i riflettori della stampa internazionale durante la prima fase della pandemia di Covid-19. Il dottor Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale, ha sperimentato con successo una terapia che prevede l’uso del farmaco anti artrite Tocilizumab per la cura dei casi gravi di pazienti affetti da Covid-19, riducendo del 10% il rischio di andare incontro a ventilazione meccanica o addirittura alla morte.
È stato il primo istituto oncologico italiano a organizzare Dipartimenti multidisciplinari d’Organo (in cui diversi professionisti si specializzano sulla stessa malattia), un approccio poi adottato da tutti i migliori ospedali del Paese