Dopo 15 edizioni passate sotto l’ombrello di Ecomondo, la fiera “Key - The energy transition expo” ha iniziato a camminare con le proprie gambe e adesso si appresta ad aprire i battenti della sua seconda edizione (28 febbraio-1 marzo a Rimini). Questa scelta dell’organizzatore Italian Exhibition Group (Ieg) riflette la crescente importanza del settore energetico all’interno della più ampia cornice della transizione ecologica, a cui è dedicata l’ormai affermata Ecomondo.
La principale novità di quest’anno sarà l’area dedicata ai sistemi di accumulo statici di grandi dimensioni (Key Storage Expo), che si va ad aggiungere alle sei che erano già presenti l’anno scorso: solare, eolico, idrogeno, efficienza energetica, mobilità sostenibile e smart city. L’anno scorso i sistemi di accumulo erano all’interno dell’area “solare”, ma anche nel loro caso l’accresciuta importanza ha portato gli organizzatori a trattare l’argomento in una sezione della fiera ad esso dedicata. "La decisione di effettuare uno spin-off di Key Energy è stata dettata dai grandissimi progressi compiuti dalle fonti rinnovabili, che sono diventate più economiche dei combustibili fossili, cosa che le rende a tutti gli effetti una soluzione competitiva - spiega Alessandra Astolfi, global exhibition director green and technology division di Ieg - Questo significa che le loro prospettive di crescita saranno costanti da qui al 2030. Ed è proprio ampliando le tematiche trattate in fiera, come facciamo quest’anno con i sistemi di accumulo, che seguiamo questa che è una vera e propria rivoluzione della nostra economia e della nostra società”.
Una conferma dell’inarrestabile successo delle rinnovabili arriva dai numeri dell’edizione della fiera di quest’anno, che vede gli espositori crescere del 30% rispetto al 2023 con circa il 35% dall’estero. Nel quartiere fieristico di Rimini saranno ospitati, fra gli altri operatori internazionali, oltre 300 top buyer e delegazioni da tutto il mondo, selezionati grazie al contributo della rete di agenti internazionali e con il supporto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e di Ice Agenzia. Per soddisfare la crescente domanda, la fiera si terrà su 16 padiglioni contro i 12 dell’anno scorso.
In concomitanza con Key è in programma inoltre Dpe - International Electricity Expo, la manifestazione dedicata all’ecosistema della generazione, trasmissione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita e Federazione Anie. "Il palinsesto convegnistico di Key offre contenuti di prestigio e alta qualità che costituiscono un’opportunità di formazione, informazione e aggiornamento professionale, nonché di incontro e confronto con gli esperti provenienti dal mondo delle aziende, della ricerca, dalle Istituzioni e dalle associazioni - prosegue Astolfi - Nel giorno di apertura, all’interno del Key Energy Summit, alla presenza del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e delle principali associazioni di categoria, presenteremo il rapporto ‘Il governo del sistema, la chiave per la transizione’. Una strategia coordinata per rinnovabili, storage e reti per decarbonizzare l’Italia. Nei giorni di manifestazione sono in programma anche il ForumTech di Italia Solare e la presentazione di Filiere del futuro, secondo rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, in collaborazione con la Fondazione Symbola”.
La manager ricorda come l’Italia sia entrata fra i primi tre Paesi europei con la maggiore potenza fotovoltaica installata nel 2023, con 4,8 GW dietro a Germania e Spagna e di come il Pnrr preveda ben 54 progetti per la realizzazione delle hydrogen valleys: "L’Italia ha tutte le carte in regola per vincere la partita delle rinnovabili, soprattutto grazie al suo enorme know how manifatturiero”, afferma Astolfi, che sottolinea infine le importantissime ricadute sotto il profilo occupazionale: “Il Piano 2030 del settore elettrico elaborato da Elettricità Futura, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta la filiera industriale dell’energia elettrica, prevede la creazione di 540 mila posti di lavoro, con l’impiego di un amplissimo ventaglio di competenze, che vanno da quelle ingegneristiche fino a quelle più strettamente informatiche, passando ovviamente per quelle gestionali”.